È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
APERTURE DOMENICALI, SORBO RISPONDE A CARPENTIERI
14 Ott 2011 13:40
“La questione delle aperture festive è troppo delicata perché non la si affronti passo dopo passo e con le dovute cautele. Se da un lato non posso che apprezzare le riflessioni di carattere generale fatte dal presidente del Consorzio Polocommerciale di Modica, Girolamo Carpentieri, dall’altro devo far rilevare a quest’ultimo che non ho il titolo di presidente provinciale dell’associazione e quindi, quando convoco solo i commercianti di Ragusa, posso e ho il dovere di farlo in quanto presidente della sezione del capoluogo”.
Cesare Sorbo, presidente dell’Ascom di Ragusa, risponde senza alcuna polemica al presidente del Consorzio Polocommerciale “il quale, invece – aggiunge – ha posto una questione che va debitamente affrontata. Ma seguendo le regole e le dovute modalità. Se la nostra sezione avverte il bisogno di confrontarsi con la base, è chiaro che lo può fare senza che alcuno se ne rammarichi. Piuttosto, se fossi a Modica, inviterei Carpentieri a sollecitare il presidente sezionale a fare altrettanto. Solo dopo aver preso atto degli umori della base, associati e non associati, è chiaro che potremo farci una idea complessiva della questione e mettere a confronto le nostre impressioni sul tavolo provinciale. Tavolo che, naturalmente, e Carpentieri lo comprenderà benissimo, non posso essere io a convocare. Resto convinto che ci sia la necessità di poter contare su una decisione uniforme a livello provinciale. Ma per far questo è opportuno che ciascun presidente, a livello locale, si muova per andare a sentire quale aria tira. Non sarò certo io a sindacare a casa degli altri, me ne guarderei bene. Altrettanto, però, non vorrei che si facesse nei nostri confronti. Noi stiamo andando avanti per una strada che si annuncia costellata di pericoli e di incertezze. E, ora più che mai, sarebbe opportuno adottare l’istituto dell’unità. Per fare sentire alla categoria, tutta la forza della nostra associazione”.
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