È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
RICORDATE LA STORIA DEI CONVERSOS? SENTITE QUESTA
22 Ott 2011 15:32
Solo un paio di domeniche fa raccontavo su queste stesse colonne la vicenda da di Tomàs de Torquemada, il terribile inventore della Santa Inquisizione di rito spagnolo e la sua – presunta – origine ebraica. Un esempio, classico, di converso che, come tutti i convertiti, diventa il peggiore e più acerrimo persecutore dei suoi ex correligionari.
In quella occasione volevo soltanto prendere un po’ in giro gli amici del Partito della Libertà che sono già tutti impegnati (fatta eccezione per qualche devoto berlusconiano che proprio non riesce a vedere in faccia la realtà di questi mesi) a preparare quella che gli inglesi chiamano “exit strategy” per poter un giorno dire che loro berlusconiani non lo sono mai stati, che quel piccolo lombardo coi cappelli finti è stato sempre un personaggio al quale hanno guardato con disprezzo da moralisti e che se lo hanno votato lo hanno fatto per puro errore, senza sapere di farlo, come la casa di Scajola – un ministro, ricordate, un ministro – che non sapeva chi gli l’avesse pagata.
Adesso vi racconto cosa è accaduto a mio fratello, che proprio ieri è tornato da un viaggio a Milano fatto, per motivi di affari, con un gruppo di ragusani. Era in Piazza Duomo intorno alle sette del pomeriggio, dopo una bella giornata di incontri e scontri per tentare di “vendere” prodotti e immagini di questa terra iblea che i foresti sembrano apprezzare più di noi indigeni. In Piazza erano la pattuglia di imprenditori ragusani, circa una decina, una coppia – marito e moglie – di santacrocesi che abitano da anni a Milano e intervenuti perché molto amici di uno del gruppo ed infine un milanese purosangue che si era offerto – per senso di ospitalità verso i siculi – di fare da guida per un minitour della capitale economica del Paese.
Mio fratello, uomo colto e sensibile (ed anche ricco e single, condizioni che lo favoriscono per certe sue passioni) voleva andare a Brera (chi non sa cosa sia Brera si informi su Google), altri suoi amici altrettanto colti e raffinati volevano andare ad una mostra in non ricordo quale museo (a Milano ce ne sono molto più numerosi di quanto si possa credere, ma non è certo Roma o Firenze) e quelli, i quattro o cinque meno colti, volevano andare a San Siro perché c’era la partita del Milan in Coppa Campioni. A quel punto il milanese improvvisatosi guida – e lo ha fatto benissimo – era deciso a indirizzare gli sportivi verso San Siro e proseguire con gli altri o verso Brera o verso il Museo. La signora santacrocese ma milanese di adozione, a quel punto si rivolge a voce altissima verso la guida dicendo, e con convinzione: “ma perché non li porti al centro commerciale, che questi qui non lo hanno mai visto un centro commerciale là dove abitano?”
Il marito non si è mosso, ma ha sorriso (mio fratello ed i suoi si chiedono ancora se il suo era il sorriso di chi compatisce una moglie cretina oppure il sorriso di chi è ancora più cretino della moglie), la guida ha brillantemente fatto finta di non sentire e l’imprenditore ragusano amico della coppia di santacrocesi innestati ambrogini ha finto un leggero malore che lo ha costretto a scegliere di andare subito al ristorante e proseguire poi la serata con passeggiata digestiva o direttamente in albergo.
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