Vasto incendio intorno alla zona rossa di Chernobyl. Si teme la nube di fumo. VIDEO

Se un incendio scoppia nella zona attorno alla centrale elettrica di Chernobyl, è lecito temere e preoccuparsi, al di la del disastro ambientale. Il pericolo principale che incombe, secondo gli esperti, è infatti rappresentato dalla nube di fumo che si diffonde inesorabilmente in Europa e che porta con sè scorie radioattive. Tuttavia, secondo gli esperti, il pericolo di radiazioni in Europa è minimo.

L’Istituto francese di radioprotezione e sicurezza nucleare (Irsn) ha diffuso un video in cui mostra la diffusione della nube dell’incendio che si è sviluppato nella “zona di esclusione” attorno alla centrale di Chernobyl in Ucraina.

L’incendio era scoppiato ad inizio mese di aprile ed era dato per estinto in data 15 aprile, ma secondo i dati dell’Irsn i focolai dell’incendio sono stati riattivati a causa di “forti venti che hanno alimentato le braci dei precedenti incendi”, si legge nella nota di aggiornamento rilasciata dall’Istituto francese.

L’Irsn ha fornito quindi una nota di aggiornamento attraverso cui monitora lo spostamento simulato delle potenziali emissioni radioattive che potrebbero essersi elevate dal suolo di Chernobyl ed essersi disperse sui cieli europei in questi giorni.

La simulazione, spiega l’Irsn, è stata “effettuata partendo dal presupposto che le emissioni radioattive medie, avvenute tra il 3 e il 12 aprile 2020, continueranno dal 14 al 20 aprile 2020”.

Il grande incendio si è sviluppato a circa 70 km a ovest della centrale di Chernobyl, riporta l’Irsn ed ha una estensione verso ovest di 25 km, ovvero 22mila ettari di terreno andati in fumo.

Tuttavia non è l’unico incendio, perché un altro grande incendio si è sviluppato a circa 30 km a ovest della centrale di Chernobyl e si trova ai margini della zona di esclusione cosiddetta.

Ulteriori due piccoli focolai sono stati rilevati all’interno della zona di esclusione e a soli 2 km dalla centrale elettrica nucleare.
Il report dell’Irsn scrive che a Kiev la qualità dell’aria si sarebbe degradata a causa del fumo degli incendi che ha raggiunto la capitale Ucraina.

Nell’aria vi sarebbe presenza di ceneri trasportate dal vento a cui si aggiungerebbe la polvere del suolo bruciata che viene risospesa dal forte vento.

Secondo la nuova analisi dell’Irsn “le valutazioni dosimetriche effettuate”, secondo gli scenari studiati, sono considerate basse o estremamente basse, “sia in prossimità del fuoco che a Kiev”.

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