SETTIMANA EUROPEA DELLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI

Riciclare dividendo la plastica dal vetro, l’alluminio dalla carta, e poi valorizzare i rifiuti trasformando la parte umida in compost da usare come fertilizzante in giardino. Una vera e propria rivoluzione che parte dai giovani e che diventa la sfida futura. E’ iniziata stamani all’Itis Maiorana di Ragusa la due giorni inserita all’interno della terza edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che anche quest’anno tocca l’Italia con oltre 900 azioni ufficiali approvate. Una di queste è stata organizzata dal Comune di Ragusa nell’ambito del progetto “Zero Waste” cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Sostenibile con il programma operativo Med. Sono stati chiamati a raccolta gli studenti delle scuole elementari del capoluogo ibleo (domani toccherà agli studenti delle medie inferiori) che hanno avuto la possibilità di conoscere più nel dettaglio le modalità attraverso le quali, tramite le compostiere domestiche che in queste settimane sono in distribuzione presso le famiglie che ne hanno fatto richiesta, è possibile ottenere il compost dalla fermentazione e trasformazione dei rifiuti umidi. Gli studenti sono stati divisi in tre sottogruppi per essere seguiti da alcuni esperti e dagli animatori.

Inoltre gli studenti dell’Itis hanno avuto modo di spiegare le diverse fasi di trasformazione dei rifiuti all’interno della compostiera avendo già avviato, coordinati dal prof. Vittorio Regazzo, una sperimentazione in laboratorio con la raccolta di dati che permette di migliorare le fasi successive della trasformazione dell’umido. Il docente, assieme ai suoi studenti, ha illustrato ai più piccoli le modalità con le quali si usa la compostiera e quali scarti alimentari vanno inseriti all’interno. Pieno coinvolgimento anche attraverso le attività ludiche ed educative sviluppate dalla cooperativa Erika e dagli animatori che hanno rappresentato la storia di “nonno Boris” alle prese con il recupero e il riutilizzo dei materiali. Gli studenti delle elementari hanno poi disegnato e creato alcuni slogan. E tra le azioni sviluppate c’era anche quella della “spesa intelligente”. Agli studenti sono state mostrate delle immagini di ipotetici prodotti da acquistare e a loro è stato chiesto di comprendere quali dovessero scegliere per produrre meno rifiuti. Inizialmente decidevano per i prodotti più vistosi o con confezioni più appariscenti, ma opportunamente guidati, sono riusciti ad entrare nell’ottica del risparmio e a collaborare attivamente. Ad aprire la giornata educativa è stata Barbara Sarnari di Svimed.onlus Ragusa, società che sta curando una consulenza esterna per il Comune di Ragusa nell’ambito del progetto “Zero Waste”.

Ha sottolineato l’importanza della cultura del riciclo dei rifiuti e le finalità del progetto. L’obiettivo è quello di non conferire la parte umida dei rifiuti in discarica cercando di ridurre i costi generali della raccolta. Le famiglie saranno monitorate nel corso dei vari mesi ipotizzando così la creazione di un sistema integrato di gestione “rifiuti zero” che riesca a minimizzare la produzione di rifiuti e a massimizzare il recupero di risorse. In provincia di Ragusa oltre al Comune capoluogo sono coinvolti i Comuni di Comiso, Chiaramonte Gulfi, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina. In totale saranno 800 le compostiere distribuite per poi essere installate all’aperto e per avviare i naturali processi di fermentazione ossidativa anaerobica. Per ottenere la compostiera occorre contattare il Comune di Ragusa tramite un modulo presente sul sito internet e distribuito anche stamani da un funzionario. Domani mattina, al termine dei laboratori con gli studenti delle medie inferiori, sempre all’Itis, dalle 12 alle 13,15, tutti i cittadini potranno incontrare i tecnici e l’assessore comunale all’Ambiente, Mario Addario, a cui potranno chiedere maggiori informazioni sull’uso della compostiera domestica e sulle modalità per ottenerla.

 

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