Martedì 21 gennaio, l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa darà il benvenuto a tre studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della Libera Università degli Studi “Kore” di Enna, segnando il ritorno, dopo circa 15 anni, di un ospedale del capoluogo come punto di riferimento per la formazione medica. Gli studenti inizieranno il […]
Code negli uffici ragusani? Sono insostenibili per gli anziani
13 Giu 2020 10:27
Solo ieri vi avevamo raccontato di come le code, fuori dalle banche ragusane, stiano diventando un vero problema per tutti. Troppo tempo, troppo lunghe. Per effettuare una semplice operazione bancaria, ci vogliono delle ore. Ma in realtà c’è a chi questo problema sta causando veramente gravi disagi.
Un venerdì qualsiasi dell’era Covid. Decine di persone già in coda da un pezzo dinanzi a uno degli uffici postali della città di Ragusa. Una anziana signora guarda spaesata la fila indiana imposta dalle nuove norme sul distanziamento sociale. È incerta: non sa se raggiungere la fine della coda; non è certa di farcela; alla sua età restare oltre un’ora in piedi per aspettare di entrare può diventare una sfida impegnativa; forse troppo impegnativa.
Qualcuno le propone di andare subito in testa: «Dica che ha bisogno, vedrà che la faranno passare». Qualcun altro, più egoisticamente, si oppone e, alla fine, l’anziana signora desiste. Può essere davvero che, nella tragica era del Coronavirus, questa ancora non sia una città per vecchi? Quanto ci vuole perché ci si decida ad adottare una semplice norma di civiltà?
E’ questa la denuncia di Anteas Ragusa: episodi del genere, ormai, si verificano quasi tutti i giorni in varie zone della città in cui si registrano file. “E il tempo, grazie alle temperature non proprio elevate di questi giorni, è stato in qualche modo clemente. Ma se, adesso, le stesse si innalzeranno a dismisura, come si farà? E’ concepibile che un anziano possa restare in piedi per un’ora e forse più? Non si dovrebbero adottare sistemi differenti per favorire le fasce più deboli? Chiediamo che la questione possa essere posta alle autorità competenti e che ci si muova di conseguenza”.
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