Agli scritti di Samonà Salvini preferisce Leopardi. Peccato che lui non può essere assessore alla cultura

“Le polemiche sull’assessore alla Cultura? Io mi occupo di lavoro e lotta alla mafia, non di poesia”. Con queste parole il leader della Lega, Matteo Salvini commentando le polemiche sull’assessore ai Beni culturali della Sicilia Alberto Samonà. Il giornalista ha scritto anni fa una poesia in cui ha citato le SS.

“Ai poemi di Samonà – ha detto poi il leghista tornando sull’argomento -preferisco quelli di Leopardi, non li ho letti e mai li leggerò”. E così con una battuta si liquida la questione, relegata quasi a sketch, come se la questione non fosse importante. E Salvini che pare quasi scocciato, quasi come a dire che non ha tempo per occuparmi di queste piccolezze. Ma piccolezze non sono. Pensiamo, infatti, che sia importante conoscere il pensiero politico, che magari si manifesta in poesie scritte in tempi non sospetti, dell’assessore ai beni culturali della regione Siciliana.

Anche l’onorevole Fava sembra aver apprezzato poco questa uscita di Salvini e invita Musumeci a prendere una posizione.

“Anch’io, come Salvini, preferisco Leopardi: peccato non poterlo avere assessore alla cultura. Ma è davvero l’unica ridicola cosa che il capo della Lega sa dire? Parlare d’altro? E il presidente Musumeci, che ha opinioni su tutto, sul suo assessore esegeta delle SS non ha nulla da dire?”

La sensazione è che su questa vicenda nessuno dei diretti interessati prenderà mai una vera posizione. Si lascerà tutto scivolare così, fra le pagine della cronaca, senza che ci sia vera indignazione per questo avvenimento. Fino a quando qualche altra uscita, non prenderà il posto della polemica.

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