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Una parte del clero modicano solleva dubbi sul movente passionale dell’omicidio Lucifora. VIDEO
17 Giu 2020 09:28
E’ padre Giovanni Stracquadanio, parroco di San Giorgio a Modica e amico di Peppe Lucifora, a sollevare dubbi sul movente dell’omicidio. Per lui, infatti, il movente passionale sarebbe troppo “debole” e rilascia queste parole alle telecamere di Video Mediterraneo.
Stracquadanio, in una precedente intervista, aveva già dichiarato che Lucifora gli aveva parlato, sei o sette mesi prima della morte, di un testamento di cui però al momento non vi è traccia. Il documento, tra l’altro, sarebbe stato depositato da un notaio della città. A questo punto la domanda sorge spontanea: se Lucifora aveva redatto un testamento, la copia deve pur esserci dal notaio, perchè se è stata registrata sarà depositata negli atti notarili. Eppure, i famigliari di Peppe Lucifora, stando a quanto dichiara sempre a Video Mediterraneo l’avvocato della famiglia, Ignazio Galfo, si dicono “stupiti” delle dichiarazioni e inoltre affermano di non sapere nulla di questo testamento.
Padre Stracquadanio insiste a dichiarare che “ci deve essere altro”. Motivi che a suo dire sono più forti, come i soldi e la droga anche perchè, dichiara, “Peppe si era allontanato dal mondo omosessuale”. E poi aggiunge: “Peppe negli ultimi giorni era meno scherzoso e molto stanco. Diceva che aveva lavorato troppo”.
Visto che padre Stracquadanio si è esposto pubblicamente, a questo punto è anche lecito porsi alcune domande. Sa molto più di quello che dice? E, soprattutto, gli inquirenti sono stati informati di tutte queste dichiarazioni? E’ stato ascoltato? A prima vista, stando a quanto dichiarato da Stracquadanio, parrebbe di si, ma sta di fatto che altri moventi, al momento, non risultano. Il movente passionale secondo il prelato sarebbe debole: in linea assolutamente teorica, non ci sembra così debole, dato che da che mondo e mondo non sarebbe certo la prima volta che si uccide per motivi sentimentali.
Il fatto di insistere a dichiarare che “Peppe si era allontanato dal mondo omosessuale”, è un modo per proteggere l’immagine di un uomo ucciso in quel barbaro modo?
A questo punto, chiediamo che padre Stracquadanio, anche pubblicamente, dia delle spiegazioni, e se è in grado di dare concretezza alle sue affermazioni, che venga sentito dagli inquirenti. Nulla di questo terribile omicidio deve rimanere senza spiegazione.
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