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Da oggi a Palermo c’è Molo Sant’Erasmo
10 Lug 2020 16:07
Tornare a guardare al mare da un punto di vista ben preciso, quello del Molo Sant’Erasmo. Un luogo per molto tempo dimenticato dove esiste ancora una piccola comunità di gente di mare, un porticciolo ancora vivissimo dove non è difficile riuscire a incontrare uomini alle prese con le reti da pesca, bambini scalzi giocare sulla banchina, adolescenti coraggiosi sfidarsi all’ultimo tuffo tra i frangiflutti.
“Aprire qui significare ripensare Palermo con occhi diversi – racconta il giovane imprenditore Saverio Borgia – quello che ci sta cuore è offrire un’ occasione a questa città per ricongiungersi con il mare, non solo attraverso i sapori della nostra cucina ma anche promuovendo una ritrovata cultura del mare. Nei prossimi mesi pensiamo di realizzare iniziative culturali a sostegno di questa comunità, progetti artistici che dialoghino con quello che ci circonda e in generale vorremmo sostenere lo sviluppo di un’area bellissima in cui però ancora tanto c’è da fare.”
Molo Sant’Erasmo è una trattoria di mare contemporanea nata sull’omonimo water front cittadino, fortemente voluto dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale. I nuovi edifici completati qualche mese fa offrono un’occasione di crescita e riqualificazione per l’intera zona, che sembra essere solo un primo passo, come già precisato dal presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti: “Il recupero del porticciolo di Sant’Erasmo è stato il primo nodo sciolto sul waterfront di Palermo – è il suo commento- a questo spazio abbiamo destinato energie e denaro e il risultato ci ha dato ragione. Già a partire da questa anomala estate i palermitani potranno fruire di un luogo sul mare, dotato di strutture di accoglienza e ristoro, una naturale prosecuzione verso sud della Cala e del verde del Foro Italico di cui la gente si è già appropriata.”
Molo Sant’Erasmo è un luogo per tutti, aperto sette giorni su sette, per pranzo e per cena, perfetto per godersi un aperitivo in riva al mare ma anche per un fresco drink dopocena. La materia prima è protagonista di intriganti interpretazioni che guardano saldamente alla tradizione andando dritti all’essenziale. Nel menù trovano spazio tacos di gambero rosso, arrosticini di polpo, tartare e alici fritte, ma anche il più classico sautè di cozze, il tonnarello alle vongole, la parmigiana di melanzane, le polpette di pesce azzurro. Una cucina di pesce contemporanea, fresca, mediterranea, sapientemente orchestrata dal giovane chef Alessio Marchese, che attraverso sapori autentici sa stabilire un legame diretto e concreto con il mare.
Un concetto di ricongiunzione ben espresso anche nella scelta degli arredi dove tutto è giocato sul dialogo tra interno e esterno. Il progetto curato dallo studio di architettura Balla|Calvagna, già nella concezione dello spazio dichiara il suo intento in modo netto e preciso: godere del mare. Pochi materiali naturali e materici ricalcano forme simbolicamente legate al mare, senza risultare mai didascaliche. Così il grande tavolo sociale in ceramica bianca e blu di Santo Stefano di Camastra, con un motivo geometrico artigianalmente realizzato, sembra imitare la brezza quando appena increspa le onde; la corda usata per alcuni dettagli del bancone bar dialoga con i pescatori che vivono all’esterno; il legno chiaro delle sedute assume forme morbide e accoglienti come il ventre di una piccola imbarcazione. Gli ombrelloni, le sdraio da lido, i tavolini bassi posizionati sull’accogliente deck, che sceglie colori caldi e una bella finitura naturale, completano l’avvolgente sensazione “da spiaggia”.
Molo Sant’Erasmo, è il luogo che mancava a Palermo che attraverso sapori autentici e diretti saprà ristabilire quel legame tra mare e città di cui ci eravamo dimenticati.
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