È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SOTTOPOSTO ALLA MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI AVVICINARE LA VITTIMA
22 Apr 2010 20:42
Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile di Ragusa ha eseguito nei confronti del Catanese C. S, di anni 38, responsabile del reato di cui all’art. 612-bis c.p. (atti persecutori – c.d. stalking) in danno di una dottoressa ragusana, alla misura cautelare prevista dall’art. 292 c.p.p. (divieto di avvicinamento ai luoghi frequentato dalla persona offesa), a causa di una serie di vessazioni inflitte alla vittima consistite in intrusioni nella vita privata e comunicazioni anche telefoniche ripetute ed indesiderate, al punto da provocare alla malcapitata forte ansia e paura. Gli esiti investigativi forniti dalla «sezione specializzata» della Squadra Mobile sono stati posti a fondamento della misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa, Dr. Claudio Maggioni, su richiesta del P.M. Dr.ssa Monica Monego La vita della professionista era diventata particolarmente difficile per timore di ricevere nuove molestie; aveva paura di uscire di casa per recarsi sul posto di lavoro, peraltro espletato anche in ore serali e notturne, temendo seriamente per la propria incolumità personale e la gestione della quotidianità. La condotta posta in essere dal persecutore era finalizzata a cercare di instaurare un rapporto di confidenza intima con la dottoressa, conosciuta in precedenza quale medico della di lui moglie. In situazioni normali, quando si cerca di stabilire una relazione con qualcuno, la maggior parte delle persone è in grado, dopo alcune risposte negative, di comprendere che l’altra persona non è interessata. Ma l’indagato non si è reso conto che il continuare a insistere ulteriormente poteva significare dare inizio ad una condotta di stalking. Lo stalking distrugge la vita delle persone – non solo quella della vittima, ma spesso anche quella dei famigliari. Ogni aspetto della vita della vittima può essere influenzato negativamente da questa esperienza – relazioni sociali, lavoro ed assetto della vita quotidiana. Questo aspetto differenzia lo stalking dalle normali interazioni sociali. Così come più volte evidenziato dal Questore di Ragusa Dr. Filippo Barboso, non bisogna mai sottovalutare queste situazioni: occorre essere consapevoli che sono molto rischiose in quanto soggette ad escalation; non esitare a rivolgersi alla Polizia di Stato: gli operatori sapranno consigliare la vittima e darle un aiuto professionale.
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