Riceviamo e pubblichiamo una nota da Asp Ragusa in replica alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sull’assenza del medico alla Guardia Medica di Pozzallo il 27 dicembre. Ecco la nota testuale: “In merito alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, riferita alla sospensione del turno di Guardia Medica nella […]
10 anni dal riconoscimento UNESCO per la Dieta Mediterranea
13 Nov 2020 16:39
Il 16 novembre 2020 la Dieta Mediterranea festeggera’ i 10 anni di riconoscimento quale patrimonio culturale da parte dell’Unesco. Per celebrare il decennale, il Ministero dell’Ambiente ha promosso, insieme al Ministero degli Esteri e ai Ministeri delle Politiche Agricole, dell’Istruzione, della Salute e dei Beni Culturali, con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, un calendario di attivita’ che saranno formalmente aperte il 16 novembre alle ore 9.30 da un confronto tra Ministri ed esponenti dell’accademia, coordinato dalla giornalista Donatella Bianchi, e che sara’ trasmesso in diretta sulla pagina www.facebook.it/minambiente.
“La Dieta Mediterranea rappresenta l’esempio piu’ concreto di sviluppo sostenibile e tutela della biodiversita’”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa nel presentare le iniziative per la celebrazione del decennale. “Come ha riconosciuto l’UNESCO- continua Costa- la Dieta Mediterranea costituisce una tradizione che unisce insieme piu’ generazioni in una saggezza millenaria, rispettando i cicli stagionali e l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Per l’UNESCO ad essere l’emblema di questa tradizione e’ il Cilento, il luogo simbolo dello stile di vita patrimonio dell’umanita’, e il comune di Pollica, in particolare, dove lo studioso americano Ancel Keys, negli anni ’50, teorizzo’ i suoi studi sul mangiar sano all’italiana salvaguardando l’ecosistema”.
Dieci anni fa l’Unesco nel riconoscere la Dieta Mediterranea patrimonio dell’umanita’ riconobbe l’importanza di sostenere uno stile di vita basato sul mangiare i prodotti del territorio, in compagnia, assecondando i ritmi delle stagioni, valorizzando la ricchezza e la diversita’ delle colture tradizionali cosi da tutelare la biodiversita’ e assicurare la qualita’ dei servizi eco-sistemici. Per la prima volta, nel 2010, l’UNESCO riconobbe valore culturale ad una pratica alimentare sostenibile, invitando il mondo a seguire una pratica sociale fondata sul rispetto dell’ambiente, del paesaggio, dei territori. “Secondo i rapporti piu’ recenti dell’ISPRA – spiega ancora Costa – la Dieta Mediterranea, rispetto agli altri modelli nutrizionali, e’ la piu’ sostenibile, la piu’ rispettosa dell’ambiente, la meno inquinante, quella che richiede il minor sfruttamento di risorse naturali primarie come l’acqua. Ed e’ l’arma migliore per contrastare lo spreco alimentare.
Secondo il Rapporto ‘Waste Watcher 2020′ della Campagna Spreco zero, sostenuta dallo stesso Ministero dell’ambiente, ogni anno piu’ di 2.200.000 tonnellate di cibo vanno sprecate nelle case degli italiani, per una stima di 36,54 chilogrammi a testa e un valore di quasi 12 miliardi di euro che sommati ai 3 miliardi 293 milioni di spreco della filiera ci portano ad un totale di oltre 15 miliardi di euro. La buona notizia e’ che la tendenza 2020 e’ che lo spreco alimentare nelle case degli italiani e’ sceso di quasi il 25%”.
Il Ministero stesso quest’anno e’ intervenuto per la riduzione dello spreco alimentare e il miglioramento della filiera agendo sulla ristorazione collettiva. Nei mesi scorsi, infatti, sono stati varati, con decreto, i CAM (Criteri ambientali minimi) per gli acquisti pubblici per la ristorazione collettiva che riguardano scuole, caserme, ospedali e uffici, agendo, fra le altre cose, su filiera corta, tutela della biodiversita’, biologico e, ovviamente, made in Italy. “Sviluppando questo ragionamento – continua Costa -, gli studiosi hanno affiancato alla classica piramide alimentare della Dieta una piramide ambientale che ha certificato come questo stile di vita sia il modello da seguire se si ama l’ambiente e si vuole scommettere sul futuro del pianeta”. “Il mio pensiero, in questo decennale, non puo’ non andare ad Angelo Vassallo che dieci anni fa, da sindaco di Pollica, insieme ai negoziatori dell’epoca guidati dal mio attuale capo di Gabinetto.
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