31 anni di volo. Tanto ha l’aereo con cui Lolito e Tayaranjet fanno volare i giocatori della Lazio. Monta la polemica e l’ironia sul web

Non è proprio iniziata sotto i migliori auspici l’avventura imprenditoriale di una compagnia aerea che mirava a conquistare importanti cieli, se non proprio internazionali, per lo meno nazionali, e, dobbiamo dire, sta proseguendo ancora peggio. Nonostante certa stampa   ne osanni  ad ogni accordo e ne conclami le gesta quotidianamente, proseguono infatti i guai per Tayaranjet compagnia aerea bulgara che in realtà è molto più siciliana ed anzi ragusana di quanto si immagini.

Ultimi in ordine di tempo quelli raccontati stamane dal Corriere della sera su Corriere.it che partendo dall’accordo della compagnia aerea con Claudio Lolito racconta nel dettaglio cosa c’è dietro il regalo che il Presidente della Lazio ha fatto a giocatori e dirigenti della squadra e cioè un vero e proprio boing 737 in livrea biancoceleste da usare per le trasferte.

Noi avevamo già raccontato di alcune vicende che riguardavano Tayaranjet, raccontandovi di mancati stipendi pagati  ed ancora di veri e propri misteri iblei nei passi indietro della compagnia sull’aeroporto di Comiso. Lo stesso Corriere.it cita i nostri reportage per raccontare la nuova vicenda che riguarda la compagnia.

“Alzi la mano chi non ha mai ricevuto un regalo di seconda mano, esordisce l’articolo a firma di Marco Bonarrigo,  prima scartato e poi nuovamente incartato da un parente o un amico che non l’aveva gradito e lo ricicla con noi” facendo riferimento proprio all’aereo donato   dal Presidente Lolito alla sua squadra che ha ricevuto le aspre critiche, seppur in parte poi rientrate di  Luis Alberto, l’attaccante spagnolo infuriato perché «la squadra compra cose ma poi non ci paga», con chiaro riferimento ai ritardi nell’accredito degli stipendi.

L’articolo del Il corriere. it recita testualmente” Compulsando sui database dell’aviazione civile, si scopre che LZ-TYTR (così è registrato attualmente il velivolo) ha una storia lunga e curiosa. Correva il lontano 1984 quando l’americana Boeing lanciò la versione «300 Classic» del suo fortunatissimo 737, uno degli aerei destinati a tragitti di medio raggio più venduti al mondo. Il bimotore della Lazio esce dagli stabilimenti di Renton nel 1989 (numero di serie 25414) per entrare nella flotta della tedesca Lufthansa dove svolge il suo onorevole servizio fino al novembre 2016 prima di essere «messo a terra»: la serie «300» è fuori produzione dal 1999 e la compagnia di bandiera tedesca ha rinnovato la sua flotta eliminando i modelli vetusti”.

“Particolare curioso, prima della sua dismissione il bimotore venne dipinto con la livrea di Euro 2016 per celebrare la rassegna continentale di calcio. Nota bene, dei circa duemila 737/300 prodotti quelli ancora non rottamati o non messi a terra sono poche centinaia e quasi tutti in corso di dismissione. Tra i maggiori utilizzatori, il servizio postale cinese. Nell’aprile del 2018 il vecchio 737 ex Lufthansa viene immatricolato (N541AU) dall’Automatic LCC, azienda americana che acquista aeromobili d’occasione e prova a piazzarli sul mercato. Il tentativo riesce pochi mesi dopo: il 737 (la sigla diventa quella attuale LZ-TRY) viene ceduto alla Tayaran Jet il cui nome è presente ancora oggi sulla fusoliera del vicolo: i termini dell’operazione non sono noti”.

Insomma, ancora una volta un’altra vicenda che non sta mancando di suscitare ilarità sul web come ad esempio il commento di un tizio che citando la frase del celebre film di Fantozzi scrive,taggando Lolito: “Era un terrificante Savoia-Marchetti 1915 in tela cerata, precipitato dodici volte negli ultimi due conflitti mondiali e rifiutato ormai con orrore da tutte le compagnie del mondo”.

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