È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VERSO UNA LEGGE PER L’EDITORIA IN SICILIA
26 Apr 2010 18:06
Al termine dei due giorni di confronto sulla situazione sull’editoria siciliana, di scena a Palermo nei saloni dell’Albergo delle Povere, l’assessore Armao trae le opportune conclusioni: “Abbiamo organizzato questo incontro per raccogliere le istanze e i suggerimenti dei protagonisti del mondo dell’editoria, giornalistica, libraria, televisiva, radiofonica e del web. L’obiettivo è quello di arrivare a un disegno di legge per sostenere un settore essenziale per la diffusione dell’identità siciliana. Siamo giunti alla conclusione che, oggi, serve una normativa regionale nuova, ovvero una legge che aiuti le imprese editoriali siciliane a cambiare, a diversificare e a crescere all’insegna dell’innovazione”. L’assistenzialismo non serve. Oggi il vero tema e’ come accompagnare gli editori verso l’innovazione. “Cambia l’organizzazione del lavoro perché il mercato detta le sue leggi e spesso l’innovazione passa attraverso dei contrasti”, ha affermato Domenico Ciancio Sanfilippo, de “La Sicilia”, secondo cui, “fra soli tre anni potrebbe configurasi davanti agli editori uno scenario diverso che non punti solo a salvaguardare le buste paga”. L’informazione dovrebbe avere la funzione sociale e politica che sostenga e garantisca la democrazia e l’opinione pubblica dovrebbe proprio avere questo ruolo. Se tutto diventa notizia, e non è bello, non ci sarebbe più distinzione e rigore fra chi svolge un servizio pubblico che merita di essere sostenuto. I mezzi di comunicazione di massa re le nuove tecnologie dovrebbero portare avanti innovazione e tradizione. Per Giovanni Pepi, del “Giornale di Sicilia” la crisi è dei contenitori non dei contenuti “perché quello che si perde nella carta stampata non si recupera sul web” ha affermato. Per Antonio La Spina l’informazione giornalistica passa attraverso le 3 S, e non le 5 W, quindi sesso, soldi e sangue. Il gossip fa notizia e l’informazione, anche falsa, guadagna subito visibilità. Occorre quindi una amplia riflessione ed una maggiore responsabilizzazione di tutte le componenti del settore. “L’intera informazione giornalistica e i libri prodotti nella nostra regione – ha aggiunto l’assessore Armao – con riferimento alle case editrici, ai giornali, ai periodici, alle agenzie di stampa, alle tv, alle radio e, naturalmente, all’informazione che ‘viaggia’ sul web includono la nostra cultura e costituiscono uno strumento di trasmissione dell’identità siciliana”. L’assessore ha richiamato quindi i quattro disegni di legge sull’editoria già all’esame delle commissioni legislative dell’Ars e si è soffermato sugli strumenti per sostenere l’editoria, nel rispetto della normativa comunitaria. A partire dalla legge regionale n. 9 del 2009 che consente (in particolare l’articolo 3) di intervenire nella valorizzazione del patrimonio culturale utilizzando le risorse europee del Po-Fesr 2013. “Sono disponibili – ha detto l’assessore – 18 milioni di euro a valere sull’ Asse tre. Ebbene, una parte di questa somme potrà essere utilizzata nel sostegno all’editoria. Siamo in attesa del parere delle valutazioni da parte della commissione legislativa di merito; poi, tra la fine di maggio e i primi di giugno, saranno pubblicati i primi bandi”. Ci sono, inoltre, gli articoli 4 (interventi a favore della distribuzione) e 5 (interventi per i quotidiani) della legge 9. “Per finanziare questi due articoli – ha precisato l’assessore – ho richiesto una rimodulazione del Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate) che consentirà di porre a disposizione, per queste finalità, circa 6 milioni di euro”. (Laura Curella)
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