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Covid, vaccino: il 65% degli italiani vuole farlo il prima possibile
19 Feb 2021 11:51
Per il 69,4% della popolazione italiana, il vaccino e’ il modo piu’ rapido per tornare alla normalita’, e piu’ del 65% degli intervistati sono disposti a vaccinarsi contro il Covid-19. Sono i dati emersi da un’indagine condotta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e il Laboratorio Management e Sanita’ (MeS) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Lo studio, presentato oggi a Roma nella sede Agenas, ha coinvolto 12.322 residenti di tutte le Regioni e Province autonome, fotografando le attitudini della popolazione italiana nei confronti del vaccino e della vaccinazione contro il Covid-19.
Secondo il rapporto, solo il 17,6% degli italiani non sembra intenzionato a vaccinarsi. La fascia di popolazione che piu’ sembra propensa alla vaccinazione e’ quella sopra i 65 anni (75,4%), mentre le percentuali di disaccordo maggiori (22,2%) si concentrano nella fascia d’eta’ 35-44. “Sono molto soddisfatto della collaborazione con il Laboratorio Management e Sanita’ (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna- dichiara Domenico Mantoan, direttore generale di Agenas- perche’ il lavoro che abbiamo presentato oggi permette di segnalare alcune linee di azione che i policy maker nazionali e regionali potrebbero trovare utili per colmare il divario di implementazione della campagna vaccinale”. Agenas, ha ricordato Mantoan, “e’ un ente pubblico non economico e si configura come organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, che svolge attivita’ di ricerca e di supporto nei confronti del ministro della salute, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Questo lavoro ne e’ la dimostrazione”.
“La popolazione e’ propensa a vaccinarsi ma chiede di piu’, soprattutto piu’ informazione- ha spiegato all’agenzia di stampa Dire Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa-La stragrande maggioranza ha ricevuto informazioni dalla televisione, seguono internet e i social. Grandi assenti le istituzioni sanitarie. La richiesta e’ di avere molta piu’ informazione da questi soggetti di cui i cittadini si fidano: istituzioni sanitarie, i medici, i professionisti. Per aumentare la propensione a vaccinarsi- continua la Rettrice- una serie di aspetti di tipo organizzativo-logistico saranno determinati. Come ad esempio la facilita’ di accesso ai luoghi di vaccinazione, la chiarezza nelle modalita’ di prenotazione e nella velocita’ di svolgimento della vaccinazione”.
Rettrice Sant’Anna: italiani pronti, ma serve più informazione
“La stragrande maggioranza dei cittadini italiani e’ pronta a vaccinarsi. Andando a ricostruire i cluster, il 70% e’ propenso alla vaccinazione, mentre un 20% e’ ancora indeciso. Solo una fascia residuale e’ totalmente contraria o dubbiosa”. Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, commenta cosi’ all’agenzia di stampa Dire i risultati di un’indagine condotta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e il Laboratorio Management e Sanita’ (MeS) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. I risultati sono stati presentati questa mattina a Roma nella sede di Agenas.
“La popolazione e’ propensa a vaccinarsi ma chiede di piu’. Chiede soprattutto piu’ informazione. La stragrande maggioranza ha ricevuto informazioni dalla televisione, seguono internet e i social. Grandi assenti le istituzioni sanitarie. La richiesta e’ di avere molta piu’ informazione da questi soggetti di cui i cittadini si fidano: istituzioni sanitarie, i medici, I professionisti- ha aggiunto Nuti- Emerge una variabilita’ regionale. Anche se non particolarmente significativa. Per aumentare la propensione a vaccinarsi una serie di aspetti di tipo organizzativo-logistico saranno determinati. Come ad esempio la facilita’ di accesso ai luoghi di vaccinazione, la chiarezza nelle modalita’ di prenotazione e nella velocita’ di svolgimento della vaccinazione”.
Mantoan (agenas): fatta indagine per valutare adesione italiani
Presentata ricerca realizzata con Sant’Anna Pisa
“Abbiamo ritenuto necessario applicare questo metodo scientifico nella valutazione della propensione della popolazione a vaccinarsi. Questa indagine serve anche a capire quali sono i correttivi e le innovazioni che il decisore politico regionale che e’ deputato all’organizzazione della campagna vaccinale puo’ attivare per migliorare l’adesione della campagna vaccinale”. Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, presenta cosi’ la ricerca a cura del laboratorio Management e Sanita’ della Scuola Superiore Sant’Anna e dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, presentata questa mattina a Roma nella sede Agenas e trasmessa in streaming.
“Credo che siamo la prima esperienza della comunita’ europea di uno Stato che ha un approccio scientifico per valutare l’adesione, i comportamenti e i metodi per migliorare la campagna vaccinale- ha aggiunto Mantoan- Agenas e Sant’ Anna di Pisa lavoreranno nei prossimi anni su molti altri temi”.
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