A FINE GIUGNO STOP ALLE PRESTAZIONI DEI MEDICI FUORI DELL’OSPEDALE

Sicuramente ci attireremo le ire di molti medici che avendo scelto il tempo pieno in ospedale possono esercitare la professione anche in regime di intramoenia allargata (quando l’ospedale non ha strutture e personale per far fare le visite in ospedale) cioè in uno studio gestito dallo stesso medico ma parzialmente  per conto dell’ospedale. Insomma come sappiamo il trucco per acchiappare soldi (magari facendo qualche evasione nel senso di non rilasciare ricevuta fiscale e quindi non versare la quota di competenza dell’ospedale).

Sappiamo tuttavia che la stragrande maggioranza dei medici ragusani agisce correttamente ma sappiamo anche che l’evasione fiscale di questa benemerita categoria di professionisti è altissima. Quanti medici che vengono dall’alta Italia (come suol dirsi) rilasciano a Ragusa dove sono ospitati da colleghi ed a volte anche da persone estranee alla medicina, la ricevuta? Nessuno o molto pochi; quanti medici ti dicono “la visita costa 150 euro ma se tu vuoi la ricevuta fiscale, occorre aggiungere il 21 per cento in più per l’Iva. E quante volte tu per risparmiare non chiedi nemmeno la ricevuta?

Dal 30 giugno per i medici ospedalieri l’intramoenia allargata negli studi privati non avrà più proroghe, non funziona più. Tutto in ospedale deve essere fatto! Naturalmente i medici faranno la guerra e qualche partito li sorreggerà; senza contare che gli ospedali notoriamente lenti a recepire le novità faranno fatica ad attrezzarsi di locali e personale, ma se il Govenro ed ancora meglio il Ministro della salute resisterà, abbiamo fatto un passo avanti nella battaglia contro l’evasione fiscale. Naturalmente il grosso avrà altri nomi e cognomi magari per ora anonimi.

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