Ragusa, soldi in cambio dell’invalidità: sequestro beni ex medico dell’Asp di Ragusa

Un sequestro preventivo di quasi 22mila euro nei confronti di un ex dirigente medico della Asp di Ragusa, , per i reati di reati di truffa aggravata continuata in danno del Ssn, falsità ideologica e materiale continuata commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, corruzione per un atto contrario ai doveri del proprio ufficio e abuso d’ufficio, posti in essere, tra il 2019 e il 2020, quando era dirigente medico nella specialità di medicina legale, in qualità di presidente della commissione invalidi civili dell’Asp di Ragusa e dirigente medico con funzioni di medico necroscopo.

Al termine di un’indagine iniziata nel mese di ottobre 2019, attività che aveva già portato all’arresto di tre persone, il Nas di Ragusa, coordinato dalla locale procura della repubblica presso il tribunale, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del tribunale su richiesta dell’autorità giudiziaria.

Le condotte contestate sono: aver incassato somme di danaro da diversi soggetti per concedere l’ accompagnamento di invalidità, redigendo falsamente, presso il proprio studio medico, il verbale di visita domiciliare con quadro clinico ben più grave di quello reale, a cui seguiva il riconoscimento dello status di ‘invalido con la necessità di accompagnamento; certificato il decesso di 115 persone in orari diversi da quelli indicati sui relativi documento, senza aver mai effettuato realmente la visita dei defunti e di aver verificato le reali cause della morte, ciò al fine ottenerne un profitto economico sotto forma di indennità corrisposte dall’Asp; aver tratto in inganno l’asp di Ragusa, con artifizi e raggiri consistenti in dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, presentate mensilmente, di aver effettuato prestazioni di lavoro straordinario e di aver sostenuto spese per la redazione a domicilio certificati di morte, allo scopo di ottenerne un profitto; attestato falsamente tramite timbratura dell’apposito badge 580 ore di servizio per la presenza in ufficio laddove invece lo stesso durante i periodi di assenza curava interessi privati.

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