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L’ARTE DI GIOVANNI BLANCO TORNA A SIRACUSA
12 Mar 2012 17:31
Siracusa dal 5 al 30 aprile, presso la Galleria Quadrifoglio, ritorna ad essere palcoscenico dell’arte, ospitando la mostra “Altre topologie” del ragusano Giovanni Blanco, a cura di Mario Cucè, organizzata insieme al patrocinio della Provincia Regionale di Siracusa (vernissage giovedì 5 alle ore 18,30).
L’artista dopo alcuni anni torna a Siracusa per esporre venti opere, realizzate con varie tecniche (olio su tela, tempera su carta, monotipi, stampe, ecc.), che affrontano il tema del paesaggio all’interno di un rapporto dialettico tra uomo e natura, sconfinando nello spazio sospeso del sogno.
Il punto di partenza è l’osservazione di edifici incompiuti e ruderi di cemento abbandonati nel territorio siracusano e ragusano, che assurgono a metafora di una società degradata, di una comunità che ha smarrito il rapporto con lo spazio e con il tempo. Lo scopo dell’autore non è indagare le dinamiche sociali del fenomeno (abusivismo, tutela ambientale), ma censire quelle forme che, in un’analisi espressiva, più si avvicinano alla sua personale visione.
“Questi agglomerati inespressi – scrive Blanco – sono soggetti nel tempo a mutazioni, si rivestono di una sconfinata partitura vegetale, mimetizzandosi nella vitale opera di “punto croce” che solo le piante sanno fare, nell’intrico segreto che vede stendere, in ogni direzione, la rete organica delle forme. Ecco avvenuta l’alchimia, da me letta come principio e suggestione puntuali per articolare il lavoro qui presentato: una vera e propria riflessione sul fenomeno dell’agire nel mondo, in un’allegorica anticipazione del linguaggio dell’arte”.
Blanco traduce le componenti geometriche, fisiche ed emozionali della sua osservazione in un articolato ma coerente percorso espositivo, che va dalle civette, “sentinelle” degli edifici in abbandono, alle rielaborazioni con inchiostro calcografico su carta di fotografie di edifici incompiuti; dai “Capricci” (architetture dalle geometrie impossibili) alle sovrapposizioni di monotipi in cui si condensano linee sparse ed emozioni. Chiudono il percorso espositivo nove stampe che riproducono l’opera del fotografo Francesco Falciani. Il giardino fiorito (lo scatto fotografico proviene dalla sua residenza di campagna nella Maremma toscana), dettagliato da un bianco e nero di sublime equilibrio, restituisce un clima di totale immersione naturalistica.
La mostra potrà essere visitata da martedì a sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
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