ABBIAMO RUBATO IL FUTURO AI NOSTRI GIOVANI

Abbiamo fatto trascorrere la giornata della Santa Pasqua preferendo lasciare il messaggio del vescono ma forse abbiamo sbagliato a rinviare di alcune ore la drammatica notizia dell’aumento del numero di giovani disoccupati di almeno un milione rispetto all’anno scorso.

Volevamo che il lunedi di Pasquetta i nostri lettori fossero con il pensiero rivolto alla gita fuori porta ed al pensiero che Cristo è risorto, ma vogliamo anche ricordare che stiamo rubando il futuro ai nostri ragazzi che non vedono una qualsiasi via di sbocco alla mancanza di lavoro, alla possibilità di uscire dalla famiglia in modo dignitoso ed economicamente indipendente.

Sono situazioni gravi, gravissime che pagheremo fra qualche anno e non solo ora, quando i giovani ci diranno che li abbiamo traditi, che abbiamo loro creato condizioni di vita impossibili, che non li abbiamo aiutati a farsi una famiglia, a rendersi utili alla società a produrre il necessario per se e per gli altri a far crescere questa società e non a diventare dei “sopportati”.

Pensiamoci bene e cerchiamo di non essere cinici. Uscire da questa crisi è possibile ma dobbiamo cambiare tutto nel nostro Paese e in primo luogo il modo di dirigerlo, di agire con fare cinico e fregandosene di chi ha bisogno.

Forse questo potrebbe essere il vero messaggio della Pasqua.

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