RESOCONTO DELL’INIZIATIVA “IDEALITÀ SOCIALISTE, SOLIDARISTICHE ED ECOLOGISTE CON E NEL PD”

Affollatissima riunione ieri a Comiso sulle idealità socialiste, ecologiste e solidaristiche con e nel PD, per una svolta a sinistra in Italia e in Europa. Il dibattito, al quale hanno partecipato su invito del segretario cittadino Gigi Bellassai che, assieme a Fabio Fianchino, ha partecipato all’avvio del laboratorio nazionale, ha visto la partecipazione di Pietro Folena, Sergio Gentili e Carlo Ghezzi oltre che gli interventi di numerosi altri democratici quali Giovanni Avola (segretario prov.le CGIL) Giusy Brullo (Gruppo donne); Peppe Calabrese (segretario PD Ragusa), Pippo Digiacomo (parlamentare reg.le), Anna Mezzasalma (Pd Vittoria) Francesco Pappalardo (Pd Siracusa) Giacomo Rota (Segretario confederale CGIL Catania) Biagio Taranto (Giovani Democratici); Giacomo Torrisi (Pd Catania).

L’apertura dei lavori è stata dedicata alla memoria di Pio La Torre, nel trentennale della sua morte, con un video prodotto da Filippo Spataro e con il commosso ricordo di tutti i presenti che hanno rimarcato la strada tracciata da Pio nel rinnovamento della politica e nell’aver compreso che lotta alla mafia deve essere un fenomeno di massa, nell’operare per una Sicilia come  luogo di pace e dialogo nel Mediterraneo; Tutti i presenti hanno rimarcato il messaggio devastante dato dal sindaco di Comiso con la cancellazione del nome e l’impegno a sanare questa ferita inferta ai Comisani e ai siciliani.

E necessario discutere della crisi del neoliberismo e della fase di transizione che si è aperta in tutto l’occidente – ha spiegato Gigi Bellassai nella sua introduzione – con la consapevolezza che lo sbocco in Italia non è affatto data e tantomeno certa con il Governo Monti. E allora bisogna porsi alcune domande di fondo: in che direzione si esce dalla crisi, con quali riforme e verso quale società, anche nella nostra realtà siciliana che sembra aver smarrito la strada dello sviluppo e della coesione sociale.

E’ convinzione che per stare in piedi in questa fase di transizione sia indispensabile realizzare alcune condizioni politiche e culturali. In primo luogo l’affermazione di una nuova gerarchia di valori. Oggi questi sono sintetizzabili in un innovativo nucleo formatosi nei lunghi decenni di critica e di contrasto ai disvalori dell’egoismo sociale. Il nuovo nucleo valoriale fonde in sé il valore dell’eguaglianza, della dignità della persona, dei suoi diritti civili e sociali, del valore del lavoro, del protagonismo della donna della responsabilità dell’uomo verso la natura. Assieme alla rinnovata capacità di affrontare una nuova questione sociale realizzatasi per responsabilità delle destre connotata dall’aumento delle disuguaglianze, deterioramento della dignità del lavoro e dal degrado ambientale (inquinamento, privatizzazione dei beni comuni, restringimento della biodiversità). Dentro questo processo si colloca la necessità e la spinta verso una inedita apertura della del Pd per ridare fiducia ai cittadini e contrastare il qualunquismo e l’antipolitica ”

“ E’ necessario avere chiara la proposta di società che vogliamo, guardando soprattutto al quadro delle forze progressite europee – hanno dichiarato con diverse sfumature Folena, Gentili e Ghezzi – una società equa, sobria e sostenibile, che ricostruisca il disastro lasciato dalle destre ad ogni livello. Ancorata alla rivoluzione industriale che è in atto, la terza, che permette nuove forme di accumulazione, innovative imprese sociali e cooperativistiche, ed è in grado di creare lavoro, servizi e sistemi industriali ad alta qualità ecologica e competitiva. Con la terza rivoluzione industriale si aprono le porte, infatti,  cioè alla transizione verso nuovi sistemi energetici efficienti e non inquinati, alla qualità sociale ed ecologica dei sistemi urbani, alla valorizzazione dei beni culturali, del paesaggio e del territorio, al rinnovamento qualitativo dell’agricoltura e dei grandi comparti industriali, dall’edilizia al turismo. Il laboratorio quindi intende realizzare una vera novità unitaria, uno spazio culturale aperto e plurale, per chi nel PD e con il PD, vuole ridare energie e forza alle idee di cambiamento e rinnovamento, per una decisa svolta a sinistra.”

Pippo Digiacomo nel suo intervento ha invece focalizzato l’attenzione sul grave ritardo dell’apertura dell’aeroporto di Comiso. “In una crisi così soffocante – ha spiegato Digiacomo – tenere chiusa quella struttura è un autentico scandalo. La buona e innovata politica deve farsi carico delle speranze di un territorio che non può essere lasciato nella mani della burocrazia e degli intrecci deteriori tra incapacità locale e negligenza colposa del Governo. Non possono sottrarci il diritto al futuro che l’aeroporto può dare al territorrio. Ecco perché il 27 aprile sarò costretto ad attuare la dolorosa iniziativa dello sciopero della fame.”  Tutti gli esponenti nazionali regionali e locali del Pd hanno condiviso l’iniziativa che si sono impegnati a sostenere con ogni mezzo.

In conclusione è stato ricordato Giuseppe Cannata uno dei partigiani di Comiso consegnando un riconoscimento al figlio Biagio.                                

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