È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
W MARIA IN SENZATEMPO
23 Apr 2012 11:31
Ieri sera a Chiaramonte, durante il novenario della Madonna di Gulfi, si è tenuta la presentazione del VI volume della rivista “Senzatempo, pagine di memoria degli Iblei” che porta il marchio del Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, interamente dedicato alla Patrona Principale di Chiaramonte. La serata è iniziata ad opera di P. Giuseppe Damigella, uomo di enorme cultura, domenicano, professore di dogmatica presso l’istituto Teologico di Morreale e mariologia presso la Facoltà di Teologia di Sicilia, che ha parlato della differenza tra la storicità e la veridicità del fatto ricollegandosi al ruolo della fede che porta a credere nel mistero della vergine. Dal punto di vista storico è stato fatto un excursus sull’evoluzione della religiosità verso Maria, evidenziando come nel passato si sia passati dalle icone sacre alla costruzione delle statue per motivi processionali. Inoltre è stato evidenziato come in molte parti della Sicilia si riscontri l’affinità del mito-leggendo sull’arrivo delle statue dal mare per poi essere trasportate su un carro trainato da buoi. Evidenziando il ruolo del mito-leggende si è fatto notare come diverse visone della storia non significa che siano errate ma tutte insieme creano quel mosaico che porta alla verità nella visone del tutto. Subito dopo è intervenuta la psicologa Simona Licitra che ha affrontato il tema della fede legato al comportamento umano con i suoi riti nella fede, nella morale, nella devozione ed il rapporto di aggregazione che porta alla condivisone. All’interno della rivista troviamo un articolo che parla delle statue tra il 1400 e 1500 sull’attribuzione o meno a grandi della scultura come Gagini, Bernini, Berrettaro che hanno operato in Sicilia lasciando un ricco patrimonio. La serata è stata intervallata da un intermezzo di lettura-azione sacra ad opera di alcuni rappresentanti del gruppo teatrale Skiffariati di Chiaramonte, dando voce ad un’orazione sacra del 1801 scritta dal barone Vincenzo Ventura Spitalieri e messi in musica dal Maestro Giovanni Morreale. Questa prima Orazione Sacra, sulla tradizione della Madonna di Gulfi della storia chiaramontana, è stata rinvenuta nella biblioteca di famiglia dal dott. lo Presti Ventura, che scoperta l’esistenza di questo unico esemplare ha avuto il piacere di renderlo noto all’intera comunità. La dott. Lucia Bertucci, sia da studiosa sia da devota, ha fatto rivivere ai presenti quel triste ricordo che ha tinto di nero la festa della Madonna quando nel lontano 29 aprile del 1973 la statua marmorea toccò terra, durante la processione, causando la decapitazione della testa del bambino oltre al ferimento di quattro portatori. Tanta la passione e la devozione che trapelavano dal racconto della dottoressa creando un attenzione attoniti dei presenti. Questo momento di forte ricordo e stato alleggerito dai racconti del custode del tesoro di Maria, ovvero la famiglia Cultrera dei Montesano. Uno dei discendenti, di questa antica famiglia baronale, ha raccontato il forte legame che hanno con la Madonna che segna anche le loro ricorrenze religiose come i matrimoni e i battesimi dei loro figli alla presenta della Madonna di Gulfi. Ancora oggi ha mostrato un’enorme gratitudine verso il popolo chiaramontano per la fiducia riportatagli nella custodia di questo enorme patrimonio conservato gelosamente, ricco di quei pezzi che hanno non solo un valore economico ma anche un valore legato alla fede e devozione verso la Madonna soprattutto visibile tra i pezzi di minor pregio donati da umili fedeli. “Sento doveroso ringraziare il comitato dei festeggiamenti della Madonna di Gulfi – dice uno dei curatori della rivista, Giovanni Bertucci – per avere inserito la presentazione di questo numero di Senzatempo nel programma del novenario 2012.”
© Riproduzione riservata