I CARABINIERI DEI NAS PER TENERE ALTA LA VIGILANZA NEL SETTORE ALIMENTARE

Il crescente fenomeno della globalizzazione mondiale e la nascita del mercato libero con la caduta delle barriere doganali, comporta l’esigenza di tutelare e mantenere alta la vigilanza nel settore alimentare. Particolare attenzione è rivolta a  quei Paesi dove lo standard qualitativo non è dei migliori e le produzioni alimentari  non sono aderenti a quelle comunitarie. Nelle ultime settimane i Carabinieri dei 38 Nas, dislocati in tutto il territorio nazionale, hanno effettuato una vasta operazione nei confronti di grandi grossisti, importatori e commercianti operanti nella distribuzione di alimenti di origine extra EU. Il controllo si è incentrato soprattutto nel verificare se questi prodotti venivano conservati bene, dall’etichettatura degli alimenti, e nell’accertamento  dei requisiti igienico sanitari. In tutta la Penisola sono stati sottoposti a controllo oltre 800 esercizi commerciali: 351 non sono risultati in regola con le normative igieniche sanitarie e di sicurezza comunitarie e nazionali,  569 sono state le infrazioni penali, amministrative e sanitarie, che hanno portato alla segnalazione di 387 persone all’ Autorità. I Nas hanno trovato oltre 21 tonnellate di cibo di varia natura sottoposto a sequestro  in quanto ritenute in un  cattivo stato di conservazione. Circa 3000 alimenti sono stati posto a vincolo perché non presentano etichettatura. I Carabinieri insieme all’Autorità Sanitaria hanno provveduto al sequestro e alla chiusura di 10 attività, tra depositi e ristoranti, in tutto il territorio nazionale, ai fine della tutela della salute pubblica. Situazione di particolarità gravità sono stati riscontrati a Milano, Bologna, Parma, Ancona, Napoli, Caserta e Reggio Calabria. (Raffaele Ragusa)

 

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