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S.CROCE, SCOPERTO UN FALSO SEQUESTRO, POI SVENTATO UN FURTO
09 Mag 2012 09:27
Ieri è stata un’intensa giornata per i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina. Tutto è iniziato alle 03.00 circa, quando una ragazza rumena di 32 anni domiciliata a Santa Croce Camerina, nubile, bracciante agricola, ha denunciato presso la locale Stazione che alle precedenti ore 19.00, mentre passeggiava in quella contrada Torre di mezzo insieme ad una sua amica connazionale veniva avvicinata da un cittadino extracomunitario di origine maghrebina che, dopo averla picchiata, costringeva l’amica minacciandola e strattonandola, a salire a bordo del proprio scooter, per poi dileguarsi in direzione della frazione Punta Secca.
Immediatamente i Carabinieri allertavano la Centrale Operativa per diramare a tutte le pattuglie dislocate sul territorio la foto e la descrizione della ragazza e del maghrebino che l’aveva sequestrata. Venivano convogliate inoltre su Santa Croce Camerina tutte le forze disponibili, al fine di concorrere nelle ricerche. Venivano perquisiti casolari, serre e abitazioni rurali nei dintorni della zona del sequestro e finalmente, intorno alle ore 09.00, la ragazza veniva trovata, in ottime condizioni di salute, in un casolare ubicato in quella contrada Serramenzana, in uso ad un tunisino di 33 anni.
La ragazza veniva portata in caserma dove raccontava cosa le era accaduto: il tunisino, dopo averla sequestrata, l’aveva portata presso la sua abitazione, dove l’aveva violentata. Dal racconto della ragazza emergevano tuttavia delle discrepanze rispetto a quanto denunciato dall’amica che aveva assistito al “rapimento”, pertanto i Carabinieri cominciavano una serie di accertamenti, che consentivano di appurare che quanto denunciato dalle donne era totalmente falso, che non c’era quindi stata alcuna violenza sessuale e che, in realtà, la donna non era stata costretta dal tunisino a seguirla con la forza, ma si era allontanata volontariamente con lui a bordo dello scooter.
A seguito di quanto accertato, alle successive ore 18.00, i militari della Stazione di Santa Croce Camerina hanno dichiarato in stato di arresto per calunnia la signora Rimba Paula e hanno denunciato a piede libero per lo stesso reato l’amica che aveva denunciato il “rapimento”, per avere incolpato dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale, sapendolo innocente, il tunisino, un muratore residente a Santa Croce Camerina che, una volta rintracciato, rimaneva incredulo a quanto accaduto.
Sempre nello stesso giorno, mentre ancora i Carabinieri stava redigendo gli atti di Polizia Giudiziaria, arrivava una telefonata in caserma che segnalava un furto in abitazione nella vicina via Porsenna. Immediatamente i militari si portavano sul posto e, collaborati da un agente della Polizia di Stato in forza presso la Questura di Ragusa, libero dal servizio, traevano in arresto in flagranza del reato di furto in abitazione un Vittoriese di 24 anni, celibe, addetto al settore agricolo, pregiudicato.
Il ragazzo veniva bloccato immediatamente dopo avere asportato dall’interno dell’abitazione di una modicana di 77 anni, vedova, casalinga, una borsa contenente alcuni gioielli, causando un danno di settecento euro circa. Nel corso di perquisizione personale, il vittoriese veniva trovato in possesso di arnesi atto allo scasso, posti sotto sequestro; pertanto veniva tratto in arresto e, dopo le formalità, veniva associato presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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