LA GDF DENUNCIA UN CITTADINO COMISANO PER VIOLAZIONE ALLA NORMATIVA ANTIMAFIA

La Guardia di Finanza di Ragusa ha denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo un comisano, M. S. di anni 63, già condannato con sentenza definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso, per non aver ottemperato alle normativa antimafia. Nel caso specifico, un comisano ha omesso di comunicare l’acquisto del 50 % di un immobile del valore 150.000  euro. Ai sensi dell’art.30 della Legge 646 del 1982 (cd Legge Rognoni-La Torre), i condannati per violazione dell’art.416 bis devono comunicare obbligatoriamente al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ogni variazione del loro patrimonio eccedente i 10.329,14 euro (le vecchie 20.000.000 di lire) che abbia luogo nel corso dei successivi dieci anni dalla condanna. Questa norma ha lo scopo di monitorare con maggiore attenzione quelle ricchezze illecite che, in qualche modo, potrebbero essere sfuggite alle Forze dell’Ordine nel corso delle indagini che hanno permesso di appurare l’affiliazione del condannato ad una organizzazione di stampo mafioso. Si è quindi nelle condizioni, avendo puntuali informazioni sulle variazioni patrimoniali di tali soggetti, aggredire in maniera significativa anche il frutto economico delle azioni criminali da loro condotte. Per tale violazione, rischia ora la reclusione da due a sei anni ed una multa da 10.329 a 20.658 euro, oltre alla confisca dell’immobile per la quota parte pari a 75.000 euro. In tal senso, la Guardia di Finanza ha già avanzato la relativa proposta all’Autorità Giudiziaria competente.

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