È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VIA ROMA A RAGUSA: …LA NUOVA INCOMPIUTA?
03 Giu 2012 10:50
Non volevamo essere “facili profeti”, ma già dopo due giorni dall’inizio dei lavori di rifacimento di Via Roma avevamo pubblicamente chiesto all’Amministrazione Comunale del perchè avviare i lavori proprio in quel momento, di come risolvere i problemi della circolazione e dei parcheggi per le poche famiglie coraggiosamente rimaste a risiedere nel centro storico, di come ristorare i commercianti delle perdite di fatturato alle quali sicuramente sarebbero andati incontro, considerando che questi disagi si sommano a quelli ormai consolidati e a cui Dipasquale non ha saputo dare soluzioni nell’immediato, lasciando la città in uno stato comatoso ed i cittadini in perenne disagio. Siamo di fronte ad un centro storico martoriato dal costruendo parcheggio di Piazza Poste, al fognolo di villa Margherita franato, malamente ricostruito e logicamente rifranato costringendo ad un uso a mezzo servizio di viale del Fante. Per di più con la crisi economica che attanaglia commercianti e famiglie, ci voleva proprio anche la chiusura di via Roma ed i pochi eroici esercizi rimasti aperti nel centro storico hanno così ricevuto il colpo di grazia.
Ebbene, conoscendo la supponenza del sindaco Dipasquale, avevamo immaginato che le nostre richieste sarebbero rimaste inascoltate e che ciò che temevamo si sarebbe presto avverato.
Il sindaco Dipasquale ha da sempre avuto le sue priorità, che sono solo sue e che mal si conciliano con l’interesse della città e con le finalità del suo mandato.
Prima la cementificazione selvaggia della periferia e lo sbancamento complessivo e compulsivo del territorio, poi il tentativo di “nuclearizzazione”, la difesa accanita delle perforazioni petrolifere e del mega eolico e la guerra senza frontiere al Piano Paesistico e al Parco degli Iblei. Dopo la rielezione, un anno di travagli e di teatrini per gestire al meglio l’autopromozione movimentista che, da politicante navigato quale è, aveva già da tempo preordinato, pronto a spiccare il volo verso Palermo lasciando il “cantiere Ragusa” alla deriva; e così, maturato il giusto tempo, dà il via all’immagine da benefattore, riduce e si riduce le proprie spettanze e quelle della giunta come se, in un improvviso ed acuto sdoppiamento della personalità, avesse già dimenticato la derisione con cui, lui e i suoi lacchè, mentre in una stanza del Comune tacciavano l’opposizione di populismo e demagogia alla proposta di abbattere del 30% le spese del Consiglio Comunale, nella stanza accanto mettevano nero su bianco tutti i rincari e le tasse che, di li a poco, sarebbero piovute sulla testa dei ragusani.
A proposito, a qualcuno è giunta voce che già si prevedono i primi ritardi per la consegna dei lavori di Via Roma? Se ciò dovesse esser vero, chi pagherà per questo?
© Riproduzione riservata