AL BUSACCA DI SCICLI MANIFESTAZIONE PER NON CHIUDERE L’ORTOPEDIA DELL’OSPEDALE

La manifestazione di ieri al Reparto Ortopedia del Busacca ci suggerisce le seguenti considerazioni: 

1.  La manifestazione era cosa minuscola con ridottissima partecipazione di cittadini, eppure ha destato scalpore e reazioni nervose da parte della dirigenza Asp che è arrivata a minacciare denunce di interruzione di pubblico servizio. Tanto nervosismo ci fa pensare che i timori di chi manifestava forse non erano infondati, i manovratori temono il disturbo, rifiutano persino che si usino certe parole: se chiami la chiusura “rifunzionalizzazione” la chiusura non c’è più .

2.  Se quattro gatti fanno questo effetto, forse non è ancora tutto perduto per il Busacca. Le rappresentanze politiche e sociali di questo paese che hanno voglia di preservare l’ospedale, che è rimasto uno degli ultimi e più pregiati pezzi del patrimonio comune di Scicli potrebbero spendersi in un ulteriore sforzo per coinvolgere la popolazione in una mobilitazione attorno a una questione di vitale importanza per l’intera collettività al di là delle appartenenze politiche.

3.  In effetti noi siamo pessimisti sul futuro del Busacca come Ospedale nel senso comune, nel senso in cui finora lo abbiamo conosciuto: ci rendiamo perfettamente conto che le nostre vicende sono infima cosa rispetto a disegni di ordine regionale nei quali la stessa Provincia di Ragusa ha un peso politico irrilevante e nei quali gioca un ruolo determinante per la volontà politica di favorire vecchi e nuovi attori privati particolarmente nelle specialità di maggior pregio economico. Tendenza quest’ultima dilagante a livello nazionale e le cui implicazioni evitiamo di commentare in questa sede (ci verrebbe ad esempio voglia di dire che dubitiamo che questa sia la strada della lotta agli sprechi…anzi CON LE RISORSE CHE DOVREBBERO ESSERE DESTINATE ALLA SANITA’ PUBBLICA SI RINNOVANO LE CONVENZIONI AI PRIVATI e a quanto pare non sempre a condizioni di efficienza). Vi sono tuttavia delle battaglie che anche se appaiono perse in partenza vale la pena di combattere: c’è una politica nazionale e regionale che per scelta ideologica, ne siamo convinti, anche per il senso degli affari, alla fine realizzerà l’effetto pratico di privare i cittadini di importanti quote del diritto alla salute; PREVEDIAMO (facili profeti) UN FUTURO IN CUI NOI E I NOSTRI CARI  SAREMO RICOVERATI MAGARI IN QUALCHE BELLA CLINICA PRIVATA DI RAGUSA per patologie che prima si sarebbero potute curare nella struttura pubblica di Scicli; eppure noi abbiamo il dovere civile di non consentire che questo avvenga in silenzio e dobbiamo anche avere  la dignità di ridere in faccia ai gestori dello smantellamento che vengono fin qui a raccontarci delle sorti magnifiche e progressive della sanità riordinata, quando la realtà dei fatti ci appare tutt’altra: i soldi si son finiti, ma non per tutto, solo per i malati e per la salute della gente !

4.  Per quanto detto ci sembra giusto invitare, il Sindaco, gli amministratori, tutti i partiti, i parlamentari, i sindacati, le associazioni, i lavoratori e tutti i cittadini sensibili alla problematica a prendere pubblica posizione e predisporre un pubblico dibattito sul futuro del Busacca, ed eventualmente a costituire un comitato permanente di vigilanza e di mobilitazione popolare, insomma a metter in atto ogni sforzo che sia il più possibile efficace a preservare dalla scomparsa una Istituzione che, forse non ci si rende conto abbastanza, è stata ed è anche un grande motivo di orgoglio per Scicli oltre che un bene preziosissimo. Occuparsi di questo sarebbe opera assai più meritoria di quelle propagandate sui muri con spreco di futili manifestini autoreferenziali. Riteniamo che alla nostra generazione di Sciclitani sia toccato in sorte questo esame di dignità che  prescinde dal colore delle casacche: riusciremo a farci togliere il nobile patrimonio lasciatoci dai nostri avi senza muovere un dito? Mossi solo da interessi personali o di parte ? O prima di arrenderci potremo almeno dire di aver provato a difenderci ? E soprattutto i due più importanti politici di Scicli, il Sindaco e l’On. Ragusa, che in occasione delle rispettive elezioni dimostrarono indiscutibili forza e prestigio personale nella capacità di un coinvolgimento popolare che raramente in questo paese si è visto, saranno disponibili a sprecare tanto credito rassegnandosi ad essere gli inermi spettatori di quest’ulteriore declassamento della nostra città? Ci rifiutiamo di crederlo e siamo certi che anche loro non vogliono passare alla storia con questa medaglia, così come siamo certi che l’intera cittadinanza, a prescindere dalle opinioni politiche, non li lascerebbe soli in una battaglia così importante per tutti.

 

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