Il governo dei migliori

Sono 60 mila i siciliani contagiati, più di un milione in tutta Italia, secondo gli ultimi dati disponibili. Mai così tanti. Certo, per fortuna quasi tutti sono asintomatici o con leggeri sintomi ma in ogni caso, il dato resta.
I vaccini hanno avuto il merito di aver sicuramente evitato di intasare gli ospedali, visto che hanno protetto la maggior parte di chi ha completato il ciclo almeno dai sintomi più gravi. Omicron, spiegano gli scienziati, non è più il covid di una volta: praticamente è una variante a sé, tanto da non rispondere agli anticorpi monoclonali.


Omicron sta veramente mettendo a dura prova tutti noi e anche il governo Draghi, quello che ci hanno propinato come il governo dei migliori, dei fenomeni, quello di cui non si poteva fare a meno, quello che a confronto il buon Giuseppe Conte impallidiva e non era degno neanche di allacciargli i legacci dei sandali.


Ebbene, questo fantastico governo, le cui grandissime novità, a parte la conduzione dello stesso Draghi, sono stati l’introduzione di Brunetta, Gelmini e Carfagna, più la Fornero come consulente, ci dà la sensazione che ora che i giochi cominciano a farsi seri, non solo non sa più che pesci pigliare, ma ha creato una tale confusione da aver intasato il già traballante sistema sanitario italiano.

Tamponi
Parliamo di tamponi: file chilometriche davanti alle farmacie e nei laboratori analisi e scorte che cominciano a mancare. Oltre ai prezzi da rapina. Ad intasare il sistema, a parte la psicosi generale dettata dalle feste in cui tutti volevano sentirsi tranquilli di poter mangiare il cotechino con le lenticchie in sicurezza, ci ha pensato il tentennamento sull’obbligo vaccinale. O il governo ha il coraggio di mettere obbligatorio il vaccino, per tutti, non solo per certe categorie sociali, oppure la smetta di imporre ai no vax di fare un tampone ogni due giorni per andare a lavorare.
Inoltre, il sistema delle quarantene ha creato una tale confusione nella gente, tanto che è difficile starvi dietro e non si riescono a trovare neanche risposte così chiare.

Viene tutto affidato “al buon senso” della gente. Ma è perché tutto ad un tratto il governo si fida degli italiani, o perché vi è la necessità di non bloccare nuovamente l’economia e quindi il governo implicitamente ci dice di non restare a casa? Il lockdown è stato seccante per tutti, per non parlare del coprifuoco, misure detestate perché ci hanno limitati nella nostra libertà. Ma quando si gridava al complotto perché il buon Conte ci voleva tenere in casa, pur dando alcuni “ristori” come venivano chiamati, seppure certamente non risolutivi, chi gridava al complotto dimostrava di non aver capito niente. Quale governo ti vuole tenere in casa pagandoti pure non lavorando? La dimostrazione che non vi era alcun complotto è il governo Draghi: misure di aiuto ai poveracci nemmeno l’ombra, perché ovviamente si va a lavoro sempre e comunque: niente dad per le scuole, niente smartworking, niente di niente. I ristoranti e i bar, pur facendo sostanzialmente la fame, però ufficialmente restano aperti. Dunque, niente aiuti economici. Però sembrano essere tutti contenti, perché di quelle cordate allucinanti che si vedevano ai tempi del governo Conte, non se ne sente parlare più, nonostante avessero preso gli indennizzi.

Green pass
Sulle mille contraddizioni del Green pass, stendiamo un velo. A parte il fatto che davvero, a parte qualche ristorante e qualche bar, e ovviamente i pochi eventi pubblici che ancora esistono, chi lo fa rispettare? Ogni tanto sentiamo di qualche multato, ma è talmente una goccia nel mare che non può certamente fare la differenza.

Ritorno a scuola
E parliamo delle misure scolastiche: la Azzolina, criticabile per quanto volete per i “banchi a rotelle” (che comunque, per inciso, ci sono in tutta Europa), aveva almeno il merito relativo di dare delle indicazioni, con tutti i limiti che poteva avere. Qualcuno ha mai sentito parlare il ministro Patrizio Bianchi? No perché sarebbe lui il ministro all’istruzione. Vorremmo per esempio sapere che fine ha fatto la ricerca di aule più idonee alla pandemia visto che si continua a parlare di classi pollaio, di strutture dove il distanziamento non sia un’utopia, ma una realtà. Vorremmo capire perché l’inizio della scuola è stato improrogabilmente deciso per il 10 gennaio e non si è potuto aspettare qualche giorno in più, visti i contagi paurosi. Per non parlare dei trasporti pubblici che sono rimasti quelli che erano, con assembramenti che fanno veramente alzare gli occhi al cielo.

Comunicazione carente
E in tema di comunicazione, nel governo Draghi praticamente non esiste: sarà forse questo uno dei motivi per cui c’è in giro così tanta confusione? Il buon Conte, almeno, aveva il coraggio di andare ogni due giorni in televisione per parlare alla gente e si respirava un certo clima di unità nazionale, seppur certamente all’epoca non conoscevamo tante cose della pandemia come oggi. Non ci sembra che oggi ci sia tutto questo grande senso di unità. Al contrario, non si fa altro che aizzare i pro vax contro i no vax. E’ tanto difficile capire che a questo punto mettere l’obbligo vaccinale non cambierà nulla? Tanto i no vax non faranno mai il vaccino, neanche se continuano a morire nelle terapie intensive il doppio rispetto ai pro vax. Si prenderanno le multe, come già succede con tutti i no vax che decidono di non far vaccinare i propri figli coi vaccini obbligatori nelle scuole. E la riprova che sono disposti a tutto pur di non farsi il vaccino, è che preferiscono andare a fare il tampone una volta ogni due giorni. Almeno, con l’obbligo vaccinale, si toglie la confusione generata dal sistema dei green pass, super green pass, green pass megagalattico e via dicendo.

Confronto tra Governi
Infine, vogliamo ricordare che ai tempi del governo Conte, vi era una certa ilarità nei confronti del sistema a colori delle regioni. Per caso è cambiato qualcosa? A parte il fatto che le zone colorate sono state del tutto depotenziate e passare dal giallo al marrone scuro non cambia proprio niente nella sostanza, ma non ci risulta che ci sia ilarità nei confronti del presidentissimo Draghi. Era questo il governo dei migliori? Quello di cui non si poteva fare a meno? Dicevano che saremmo usciti fuori migliorati dalla pandemia: niente più tagli alla sanità pubblica, più mezzi per il trasporto pubblico, meno classi pollaio, sistemi di aerazione migliorati per gli edifici pubblici e via dicendo.
Forse, si stava meglio quando si stava peggio.

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