A NAPOLI IN SALA OPERATORIA IL PAZIENTE PUO’ DISTRARSI VEDENDO UN FILM: A RAGUSA PURE!

Ieri il TG 1 ha mandato in onda un servizio, come cosa eccezionale ed unica, sulla possibilità,in un ospedale di Napoli, per le partorienti di seguire, durante il travaglio in sala operatoria, mediante una maschera-occhiale, un film che viene trasmesso da apposite apparecchiature. Insomma, durante l’intervento la paziente si può distrarre seguendo un film e non pensare a quello che succede sul letto operatorio. Ebbene: la cosa scandalosa è che quella sofisticata apparecchiatura elettronica esiste sin dalla inaugurazione del nuovo gruppo operatorio dell’ospedale civile della nostra città (da circa otto anni) ed è costata fior di soldini… nostri. In pratica (e la cosa è stata descritta anche nell’opuscolo pubblicato in quella occasione sulle moderne tecnologie delle sale operatorie del Civile) il paziente operato in anestesia locale avrebbe avuto la possibilità di seguire un film o ascoltare musica durante l’intervento, distraendosi in tutto relax. Furono anche acquistati alcuni CD e DVD (dovrebbero esistere agli atti le fatture), ma tutto è rimasto lettera morta. Non solo non fu mai data la dovuta pubblicità se non in occasione della inaugurazione del nuovo complesso operatorio, ma nessuno, dal primario all’ultimo degli infermieri si è mai degnato di informare il paziente di questa opportunità! Ragusa sarebbe stata la prima! E ora Napoli,a distanza di circa otto anni va a finire sul telegiornale! Ora ci chiediamo anche : dove è finita quella apparecchiatura (lettore, amplificatore, occhiali video, cuffie audio)? Non è scandaloso tutto questo, considerato che per quell’impianto furono spesi parecchi euro? E vogliamo continuare? A Ibla esiste una foresteria che è paragonabile ad un hotel a cinque stelle per ospitare parenti di ricoverati ad un prezzo irrisorio. Quelle camere sono sempre libere, nessuno informa i parenti di questa possibilità e mariti, mamme, fratelli ecc sono costretti (quelli che provengono da fuori Ragusa) ad alloggiare in albergo con maggiori spese e disagi. Ora se noi vecchi cronisti ricordiamo male basta fare qualche piccola indagine e ci si potrà rendere conto  se quanto sopra ricordato corrisponde o meno a verità! Confidiamo nella attenzione del direttore sanitario dott. Pasquale Granata.

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