Pony trascinato ad Acate, siamo all’assurdo. La polemica travolge Riccardo Zingaro, accusato di ledere l’immagine della città

Siamo alle solite. Non è la prima volta che capita un fatto del genere e cioè che chi denuncia e si batte per i diritti dell’ambiente o degli animali, viene travolto dalle polemiche social. E’ successo anche in questo caso dopo l’assurda vicenda che ha visto ancora una volta, purtroppo, la città di Acate protagonista sua malgrado.

Domenica 3 aprile, ore 7 del mattino: alcuni passanti notano in una strada di campagna di Acate un pony massacrato a terra: è stato trascinato per almeno 3 km dalla città fino ad un luogo di campagna dove insistono alcuni appezzamenti agricoli. Immediatamente viene avvisata l’Oipa, il cui responsabile provinciale è Riccardo Zingaro, noto per aver portato alla ribalta del pubblico, anche nazionale, il disastro ambientale delle dune di plastica a Macconi, il caso del cane denominato Leone, a cui erano state tagliate le orecchie e molto altro ancora.
Ebbene, dopo aver scoperto i macabri resti del pony, una femmina di circa 10 anni, massacrata in quel modo sull’asfalto, la denuncia è partita subito e infatti attualmente i carabinieri hanno accolto una denuncia contro ignoti e al momento sono al vaglio le telecamere di video sorveglianza della zona pero vedere se è possibile risalire almeno all’auto di questi criminali.

E’ vero che era mattina presto, ma possibile che nessuno ha visto nulla? Tante persone a quell’ora già sono in auto, chi per andare a lavoro, chi magari di ritorno da una serata passata a divertirsi.

Noi non sappiamo chi sia il responsabile o i responsabili di questo atto criminale: sfaccendati annoiati? Vendetta nei confronti di qualcuno? Un atto di avvertimento? Sono solo ipotesi.

Sta di fatto che dopo l’iniziare orrore suscitato da questo evento, Riccardo Zingaro, a cui ricordiamo in passato è stata anche bruciata l’auto per aver coraggiosamente denunciato il disastro ambientale di Acate, è stato accusato da molti cittadini acatesi di ledere l’immagine della città: “Io non ho buttato nessun fango sulla città, ho messo in risalto un fatto che è accaduto, com’è mio dovere. Voglio spiegare alcuni punti che mi stanno a cuore. Non è mia intenzione etichettare un’intera cittadina come Acate. Le mie denunce servono a scuotere l’opinione pubblica. Quei delinquenti non rappresentano l’intera comunità. Non sono io che getto il fango. Grazie ai media locali e nazionali siamo riusciti a portare alla ribalta delle vicende incredibili. Il problema non è mio, ma di chi si volta dall’altra parte e fa finta di niente. Davanti a un crimine, perchè nessuno fa denunce? La colpa non è di chi denuncia ma di chi fa proprio il detto: “Chi si fa i fatti suoi campa cent’anni”.

E’ assurdo che qualcuno continui ancora a pensare che denunciare delle malefatte all’interno di una comunità leda l’immagine di un’intera comunità. Si dovrebbe essere solo orgogliosi di avere cittadini attenti e coraggiosi.

Ps: la foto che vedete è quella del Pony quando era ancora vivo, prima che fosse macellato in quel modo orrendo sull’asfalto.

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