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SEMPRE PIÙ “TERRITORIO” ALL’INTERNO DEGLI SCENARI DELLE ELEZIONI REGIONALI
04 Ago 2012 18:22
Nemmeno l’elevata temperatura serale ragusana di un venerdì 3 agosto in preda alla nuova ondata di caldo né il desiderio di prendersi meritate vacanze dopo un anno di intenso lavoro riescono a frenare l’entusiasmo e la determinazione degli uomini e delle donne del movimento “Sicilia e Territorio” soprattutto se a chiamare è il leader, Nello Dipasquale.
Un leader sempre più in trasferta e quasi di adozione palermitana, Nello Dipasquale, che si affretta a dare avvio alla riunione di direttivo, presieduta dall’Avv. Michele Sbezzi, relazionando sulle ultimissime decisioni maturate nel corso degli ultimi giorni di permanenza nella capitale siciliana. Tre i punti fondamentali sui quali Nello chiama l’assemblea convenuta a riflettere e dare il suo contributo; tre i punti che da qui a dieci giorni animeranno il delicato e fondamentale lavoro affidato al Sindaco ibleo, nella sua qualità di segretario regionale del movimento dagli interlocutori palermitani: 1. fare coalizione quindi avere colloqui con tutte le forze politiche che hanno chiesto di incontrare il movimento; 2. partecipare alle elezioni regionali con uomini di governo; 3. contribuire con propri uomini e donne nelle liste.
Così come nello spirito del movimento, ribadito dal Presidente Sbezzi per cui le porte sono aperte a tutti sia per entrare sia per uscire e la parola non si nega ad alcuno, numerosi ed appassionati sono stati i contributi che hanno animato per quasi due ore la riunione di direttivo a conferma che questo stile di confronto e dibattito, ma soprattutto di ascolto, come sottolineato dal segretario regionale Dipasquale, sono la prima grande novità introdotta dal movimento nell’ottica della buona politica. Una politica che si pone all’ascolto delle istanze di tutti, che dall’ascolto di proposte o idee contrarie trae spunto per definire programmi, linee guida, scelte e indirizzi.
Fil rouge di tutti gli interventi: la fiducia e il sostegno nell’operato di Nello che grazie alla sua azione di governo in qualità di Sindaco della Città di Ragusa, alla sua capacità di “vedere oltre” è riuscito a dare nuovi confini territoriali non solo all’esperienza amministrativa del capoluogo ibleo, ma anche ad un movimento nato pochi mesi fa, al quale in tanti oggi riconoscono persino la presidenza della regione.
“Tra le direttive affidatemi- comunica alla platea Nello Dipasquale – quella di parlare con tutti e poi riportare le risultanze del dialogo e del confronto. Capire soprattutto se ci sono convergenze su ipotetiche candidature e quali candidature esprimono per portarle al tavolo di lavoro regionale e stabilire quindi una posizione. Non ho voluto dare un comunicato stampa – continua Dipasquale – perché ci tenevo ad informare prima tutto il gruppo ibleo di Territorio.”
I tempi sono strettissimi e chiedono un impegno notevole da parte di tutti gli aderenti del movimento, soprattutto per riuscire a muovere la volontà degli elettori ad esprimere la loro preferenza. Questa la preoccupazione espressa nel corso di diversi interventi. “Non bisogna dimenticare – sottolinea l’avv. Sbezzi – che il movimento è riuscito in pochi mesi a raggiungere dei risultati inimmaginabili. Un anno fa, di questi tempi non esistevamo neanche.”
“Nel frattempo a Palermo – continua Nello Dipasquale – il prof. Anselmo, che ha uno studio anche a Milano, insieme ad altri esponenti quali l’On. Andò e l’On Barbarici, stanno lavorando allo schema delle linee guida da offrire al dibattito e per trovare le modalità per una comunicazione adeguata alle varie realtà provinciali e stilare infine la sintesi condivisa. La politica ritorna ad essere fatta di provincia in provincia, tenendo conto delle esigenze territoriali – afferma con soddisfazione Dipasquale.”
Punto caldo e inizialmente controverso sembra all’inizio l’idea di parlare “con tutti, nessuna pregiudiziale nell’apertura al dialogo e al confronto” e la preoccupazione manifestata da diversi aderenti al movimento che gli elettori che oggi stanno prestando tanta attenzione al movimento potrebbero non capire la scelta di allearsi con il vecchio. Territorio si è proposto come “buona politica” per il territorio, scelta che la vecchia politica ha dato ampia dimostrazione di non aver voluto fare. Per tutti appare chiaro che non è possibile snaturare il messaggio di partenza che poi è fondante ogni azione del movimento. Pronta la rassicurazione di Dipasquale che ricorda a tutti come Territorio abbia anticipato di mesi e rispetto a qualunque altro movimento nazionale il voler dare risposte concrete ai bisogni della gente in relazione alla politica e alle aspettative sull’azione amministrativa e – aggiunge il vice-sindaco Cosentini – “di voler scardinare il sistema al di là di etichette oggi sicuramente superate di destra, sinistra e centro.”
Territorio si pone dunque come alternativa all’inefficienza dei partiti attuali e di tutti quei rappresentanti politici e quegli amministratori che hanno dato chiara prova di cattivo governo e cattiva politica. Nel programma del movimento nessuna pietà per il mantenimento dei privilegi, lotta decisa ai tagli degli stipendi dei parlamentari e dei dirigenti, la lotta agli sprechi e tanto altro ancora.
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