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Sulle tracce della Dea (Hibla). Un tuffo nella storia alla scoperta delle origini
25 Set 2022 10:47
Siamo giunti a voi, dopo instancabile ricerca, per offrire in dono una verità nuova e mille altri dubbi ancora…SULLE TRACCE DELLA DEA”.
Nei pressi del luogo in cui la tradizione colloca l’antico tempio dedicato alla Dea, è presente un’area archeologica. Siamo ai giardini iblei. Le tracce di una capanna di epoca protostorica (X sec. a.C.), i resti di due case di età ellenistica (III sec. a.C.) e di un insediamento romano (IV sec. d.c.) raccontano le origini della città, le popolazioni che si susseguirono: l’indigena, la siculo-greca, la romana.
Nell’area urbana storica di Ragusa Ibla notiamo la presenza di una necropoli protostorica. Si tratta di diversi gruppi sepolcrali a grotticelle artificiali, le cui caratteristiche ci consentono di azzardare una stima. Possiamo datarle all’età del ferro e più precisamente tra la fine del IX e la fine del VII secolo a. C.
Se tre indizi fanno una prova, è ora di chiedere aiuto alle fonti. Sperando siano attendibili.
“Sembra fuori dubbio che pria dei siculi non vi fossero ancora le Ible città, ma solo i santuari della dea che sorgevano in molti luoghi.”, è Raffaele Solarino a parlare, possiamo fidarci. Lo spettacolo sarà riproposto all’interno di Ibla Buskers.
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