È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TRE TUNISINI IN CARCERE PER TENTATO OMICIDIO E RESISTENZA A P.U
24 Set 2012 09:01
Alle ore 23:30 circa del 23 settembre personale in servizio di Volante a Vittoria notava una autovettura marca OPEL modello ASTRA di colore grigio in via Adua angolo via Garibaldi il cui conducente andava a forte velocità. Gli agenti decidevano, a quale punto, di fermare l’auto e procedere a controllo e per far ciò azionavano i sistemi di allarme L’autovettura però invece di decelerare iniziava una fuga a forte velocità immettendosi in via Garibaldi direzione Comiso. L’auto, inseguita dalla volante, sfrecciava in piazza del Popolo a Vittoria, gremita di gente in quanto si era da poco concluso un comizio elettorale, e piena di giovani considerata la serata festiva, e incurante della presenza di parecchie persone continuava la sua folle corsa inseguita dalla volante. Nel frattempo la volante di Vittoria, che aveva comunicato l’inizio dell’inseguimento alla centrale operativa di Ragusa, contattava la volante di Comiso comunicando la direzione di fuga dell’Astra e riferendo che stavano percorrendo la strada statale 115 che da Vittoria conduce a Comiso. Durante la fuga sulla S.S. il conducente dell’Astra effettuava alcune manovre abbastanza pericolose, tentando più volte di scagliarsi contro altre auto provenienti dalla direzione opposta ed in senso contrario al loro senso di fuga, al fine di far desistere la Volante dall’inseguimento. Per fortuna però queste manovre non riuscivano, anche per la capacità degli altri autisti che avevano successo nell’evitare di collidere con l’auto in fuga. La Volante di Comiso, prontamente, si recava all’ingresso della città casmenea presso la rotonda S. Biagio e posizionava la vettura in posizione trasversale alla carreggiata in modo da provare ad impedire il passaggio dell’auto in fuga. Un agente della Volante di Comiso si posizionava nella carreggiata anteriormente alla vettura di servizio e con la pistola in pugno al fine di intimare l’alt. Nonostante i fuggitivi avessero visto sia la Volante che il poliziotto, invece di rallentare la marcia acceleravano tentando evidentemente di travolgere l’agente che solo all’ultimo momento riusciva a saltare ed evitare di essere travolto. L’Astra speronava la vettura di servizio nella parte anteriore destra e riusciva a salire sul marciapiedi che costeggia la strada, proseguendo la sua corso in direzione via S. Biagio a Comiso. La volante proveniente da Vittoria, riuscendo a sfruttare lo stesso passaggio dei fuggitivi, proseguiva l’inseguimento dell’Opel Astra collaborata qualche attimo dopo dalla Volante di Comiso i cui occupanti erano risaliti a bordo dell’auto. L’inseguimento proseguiva per la centralissima via s. Biagio con direzione piazza Fonte Diana dove, nonostante il traffico e la presenza di parecchie persone, l’autovettura in fuga continuava a mettere a rischio l’incolumità dei pedoni e degli altri automobilisti. Sempre inseguita l’Opel rallentava notevolmente la fuga in via S. Biagio all’altezza della piazza centrale di Comiso in quanto, attesa la serata festiva e la notevole presenza di locali gremiti di gente, vi era notevole traffico. A quel punto un agente, sceso dalla volante, inseguiva a piedi la vettura e giunto all’altezza del finestrino lato conducente infilava il braccio nell’auto nel tentativo di levare le chiavi. Il conducente dell’auto in fuga il tunisino UNIS Welid Dafuz, invece di arrestare la corsa vedendo l’agente in divisa che lo aveva raggiunto, trascinava l’operatore di polizia per una decina di metri provocandogli lesioni al polso destro giudicate guaribili in cinque giorni. Alla fine l’auto si bloccava solamente perché il poliziotto riusciva nell’intento di levare le chiavi dal quadro di accensione. Giungevano nel contempo gli altri agenti e i soggetti presenti nell’auto, poi identificati in altri due tunisini BOUFAIED Ramzi e DAAFOUS Anis senza fissa dimora, il primo con permesso di soggiorno scaduto e il secondo con passaporto tunisino ma irregolare sul territorio nazionale, venivano bloccati e fatti scendere dall’autovettura; gli stessi però reagivano alla presenza dei poliziotti e BOUFAIED Ramzi spintonava uno degli operatori facendolo rovinare in terra e procurandogli lesioni alla caviglia destra prima di essere bloccato mentre DAAFOUS Anis reagiva e tentava di divincolarsi dalla presa dell’altro agente tentando di colpirlo con calci e pugni, ma senza giungere a bersaglio, prima di essere definitivamente bloccato anch’egli. Durante le fasi concitate dell’arresto vi era la presenza di numerose persone che, viste le difficoltà che stavano incontrando gli operatori di polizia, si prestavano per portare aiuto agli stessi. I tre tunisini venivano bloccati e ammanettati prima di essere condotti presso gli uffici del Commissariato di Comiso per procedere alla stesura degli atti. Durante il controllo dei tre, l’autista dell’auto alla presenza di agenti della polizia stradale, intervenuti su richiesta, veniva trovato con un tasso alcoolemico pari a 1,47 g/l con prima prova effettuata alle ore 00:05, e 1,51 g/l con prova effettuata alle ore 00:23.
I tre uomini sono stati pertanto arrestati e condotti in carcere a disposizione dell’AG di turno dottoressa Maone; il primo UNIS Welid Dafuz nato Ksarhalal (Tun) 31.3.1984 dovrà rispondere di tentato omicidio, resistenza e violenza a p.u. e guida in stato di ebbrezza alcoolica oltre che di danneggiamento della volante speronata per garantirsi una via di fuga;
il secondo ed il terzo, BOUFAIED Ramzi nato Tunisia 21.04.1987 e DAAFOUS Anis nato a Moknine (Tun) 16.07.1990 dovranno invece rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
© Riproduzione riservata
Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it