CONSERVARE E VALORIZZARE I BENI MONUMENTALI PER LE FUTURE GENERAZIONI

A fare gli onori di casa il Sindaco della città della Contea, Antonello Buscema e la dr.ssa Annamaria Sammito già assessore alla Cultura. Dopo gli inni e la lettura degli scopi lionistici il primo cittadino ha rivolto il saluto ai presenti sottolineando l’importanza e la funzione culturale di una iniziativa come quella del Lions che è rivolta alla conservazione e valorizzazione dei beni architettonici, dell’ambiente che li circonda perché queste è premessa indispensabile per garantirsi  non solo il mantenimento nella lista Unesco ma per continuare a  puntare, sfruttando il simbolo, ad un turismo di qualità.

Alla presenza dei presidenti dei Lions Club e delle loro rappresentanze delle otto città inserite nella lista dei beni dell’umanità dell’Unesco si è tenuta, ieri, nella sala consiliare di Palazzo san Domenico, sede del Comune di Modica, la giornata del coordinamento dei Club aderenti al protocollo d’intesa dei Comuni del Val di Noto.

Sui contenuti del protocollo si è soffermato Francesco Caruso coordinatore del comitato Barocco Sicilia per la provincia di Ragusa il quale ha evidenziato, al di là dei buoni propositi, come il ruolo delle istituzioni e delle imprese private giocano un ruolo determinante per garantire i fondi necessari per la conservazione la valorizzazione dei monumenti. Il Lions con il protocollo ha inteso porre un punto fermo utile a sollecitare e a sensibilizzare su un problema che va sempre di più attenzionato. Un saluto alla platea ha poi rivolto il dr. Giuseppe Greco, presidente di zona 20.

Sul tardo barocco siciliano come strumento di rilancio dell’economia turistica si è soffermato, con una lectio magistralis, lo storico dell’arte Paolo Nifosì. Un’analisi a tutto tondo di questa realtà monumentale rivalutata quaranta anni fa perché è tipico nella storia dell’arte cancellare o recuperare periodi e fasi. E il tardo barocco siciliano è quanto di meglio esista in Europa  non fosse altro che del tutt’uno fa parte integrante il paesaggio. E’ come se la cornice diventasse quadro. La singolarità sta anche nella produzione dei manufatti. Artigiani locali di grande ingegno e maestria capaci di apprendere interpretare i progetti e gli obiettivi degli architetti del tempo. Ha illustrato tutto il Val di Noto,  racchiuso dentro il limite del vulcano Etna, compresi quei comuni che solo per incuria non sono entrati a far parte della Heritage List pur meritandolo. Nelle città distrutte dal terremoto dell’11 gennaio del 1693 si è ricostruito ( molti comuni in luoghi diversi), recuperato o rifinito quello che già c’era. Prolifico, per la spiegazione, l’ausilio delle foto frutto dello scatto aereo di Luigi Nifosì che magistralmente ha fermato l’occhio sulle piante urbanistiche delle Città e sui monumenti. La giornata è poi terminata con l’intervento del dr. Antonio Corbino  Presidente della settima circoscrizione Lions.

“E’ stata una giornata  molto prolifica. La sede di Modica, commenta Giovanna Scifo, presidente del Lions di Modica e del coordinamento dei Club aderenti al protocollo dei Comuni del Val di Noto, che ha aperto il ciclo  dei lavori del coordinamento ci ha arricchito non solo in termini di conoscenza del problema ma anche a dare inizio ad un’opera di sensibilizzazione sulla valorizzazione e sul recupero dei beni architettonici di quest’area che per noi è una missione da compiere a beneficio delle future generazioni.”

 

 

 

 

 

 

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