SIGNOR SINDACO: ULTIMA CHIAMATA !

La situazione assolutamente drammatica in cui versa l’Ente Comune ci spinge a farle pubblicamente una esortazione che in questi giorni più volte Le abbiamo rappresentato, in varie occasioni. 

Se il Comune andrà in dissesto, le conseguenze saranno gravissime, non solo per i dipendenti comunali, ma per tutta la Città. L’eventuale commissariamento e la necessità brutale di recuperare somme porterebbe i nuovi resposabili del prelievo fiscale ad abbandonare ogni remora di ragionevolezza e di moderazione sociale, ci troveremmo ben presto ad un duplice massacro, da un lato fiscale, perché tutti i tributi e le tariffe sarebbero portate ai massimi consentiti dalla legge, e dall’altro sociale, perché i servizi, già oggi carenti, verrebbero tendenzialmente azzerati.

Vogliamo provare, in nome del bene comune, a ripararci da questo pericolo?

Una flebile speranza ci proviene dal Decreto Enti Locali in allestimento da parte del Governo. Tale provvedimento assicura, attraverso l’attivazione di un fondo di rotazione, l’erogazione di liquidità ai comuni in pericolo di dissesto. Il tutto dietro la precisa garanzia di rientro attraverso la programmazione di un piano quinquennale da redigere e gestire dall’Ente sotto stretta vigilanza della Corte dei Conti.

Signor Sindaco e Signor Assessore, ci vogliamo provare? Ci vogliamo provare a suscitare e raccogliere il senso di responsabilità di tutte le parti in causa, indispensabile per redigere questo piano?

Perché è chiaro che senza il sacrificio e la responsabile partecipazione di tutti (Sindacati, Ammistrazione, creditori e debitori, banche, rappresentanti istituzionali, cittadini), non ne usciamo !

Si convochi immediatamente l’invocato tavolo tecnico, o tavolo di crisi, dove le parti sociali siano protagoniste, ma lo siano non solo per le legittime istanze, ma nella consapevolezza della indifferibile  necessità di farsi carico ciascuno della propria parte di sacrifici .

Perché torni il sereno, e il peso del risanamento risulti sopportabile, dovrà esser equamente distribuito, e soprattutto, non è più tempo per furbizie e tornaconti personali o di parte. Noi, come sempre, nella distinzione dei ruoli, con l’unica discriminante della trasparenza e della legalità,  siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità per la salvaguardia dell’interesse comune.

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