COMUNE DI MODICA: QUANTO DEVE STRINGERE LA CINGHIA?

 

Nella giornata di ieri si è tenuto con l’Assessore al Personale del Comune di Modica, Tato  Cavallino,  l’incontro da noi richiesto per discutere sulle ricadute che l’applicazione della legge n. 135/12 (spending review) potrebbe avere sulla dotazione organica, sul personale e conseguentemente sul livello dei servizi che in futuro l’ente potrà garantire a cittadini e imprese.

         Ad una preliminare illustrazione degli adempimenti che dovranno obbligatoriamente essere assolti una volta che sarà emanato il DPCM entro il 31.12.2012, ha fatto seguito l’indicazione dei dati (fra cui il numero delle unità che, al ricorrere di determinate condizioni, potrebbero beneficiare di un accesso anticipato al pensionamento nel  periodo 2013-2014 con i requisiti ante-Fornero ovvero di quelle  unità che  potrebbero maturare nel periodo 2013-2016 i requisiti pensionistici in atto vigenti) che sarà necessario conoscere per poter fare, nel tavolo di confronto che a breve andrà istituito fra Amministrazione ed organizzazioni sindacali, una valutazione di massima dei possibili elementi di criticità che caratterizzano il Comune di Modica.

         In particolare, due potrebbero essere gli elementi che si è concordato di attenzionare (numero  di  lavoratori che in atto prestano  servizio presso la SPM e regime orario del personale stabilizzato con rapporto di lavoro part-time a 12 ore) in funzione della disponibilità dei posti della vigente dotazione organica e soprattutto di quella che  discenderà dall’applicazione dei nuovi parametri di virtuosità, al fine di evitare che si possano determinare situazioni di soprannumero fra il personale e  ricadute  negative sullo standard minimo di funzionamento dei servizi comunali.

         E’ stato ribadito che comune  obiettivo delle parti è quello di evitare che il Governo possa individuare  parametri  di virtuosità eccessivamente restrittivi, senza tener conto delle peculiarità dei comuni siciliani, ed in questo senso è interesse sia delle amministrazioni che del sindacato proporre gli opportuni parametri correttivi ed integrativi rispetto  a quello prioritario “dipendenti/popolazione residente” nella sede deputata ad esprimere il  proprio  parere obbligatorio (Conferenza Stato-Città-Autonomie  Locali) per il tramite dei livelli superiori delle rispettive organizzazioni di riferimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

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