SOPPRESSIONE DELLE PROVINCE. LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA RISPONDE AL COMMISSARIO GIOVANNI SCARSO

La Presidenza della Repubblica Italiana, per tramite il Consigliere per gli affari giuridici e le relazioni costituzionali Salvatore Sechi, ha risposto alla missiva che il Commissario Giovanni Scarso ha inviato la scorsa estate al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nell’articolata nota, Giovanni Scarso, tra l’altro, esplicitava giuridicamente le ragioni per cui legiferare sul riordino delle Province utilizzando esclusivamente criteri e parametri legati al numero degli abitanti e del chilometri quadrati di superficie, viola palesemente alcuni principi costituzionali, come quelli che prevedono che lo Stato riconosca e conferisca agli enti territoriali locali funzioni di amministrazione attiva.

Nella risposta giunta dalla Presidenza della Repubblica, il Consigliere di Napolitano, Salvatore Sechi, sottolinea che a seguito dell’esame parlamentare del decreto-legge n.95, necessario alla conversione in legge del decreto stesso, si prevede ora un “riordino” e non più una “soppressione” delle Province. Nel concludere la comunicazione ufficiale che traccia l’iter del provvedimento pendente in Parlamento, Salvatore Sechi fa testualmente rilevare al CommissarioScarso che, comunque, “l’intervento  legislativo, che dovrà trovare attuazione nei prossimi mesi, è stato tuttavia censurato di illeggibilità da alcune regioni e sarà oggetto quindi del sindacato della Corte costituzionale”.

 

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