Riceviamo e pubblichiamo una nota da Asp Ragusa in replica alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sull’assenza del medico alla Guardia Medica di Pozzallo il 27 dicembre. Ecco la nota testuale: “In merito alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, riferita alla sospensione del turno di Guardia Medica nella […]
Comiso: nuova amministrazione al via. Ecco chi saranno gli assessori della Giunta Schembari
13 Giu 2023 18:43
Tutto pronto per la nuova giunta di Comiso. Le liste e i partiti che hanno sostenuto la sindaco eletta Maria Rita Schembari hanno chiuso le lunghe e difficili trattative per definire gli uomini da designare in giunta.
Ciascuna delle tre liste (Fratelli d’Italia, Ideazione e Comiso Vera) avrà due rappresentanti in giunta. Per Fratelli d’Italia (prima lista con appena 15 voti in più rispetto a Ideazione) dovrebbe toccare a Dante di Trapani e Giovanni Assenza. Di Trapani era già stato designato in prima battuta. Per Ideazione entreranno in giunta Giuseppe Alfano (indicato già al primo turno e recordman di preferenze) e Giusi Cubisino. Alfano dovrebbe essere vicesindaco. Comiso Vera sarà rappresentata da Roberto Cassibba e dal presidente del consiglio comunale uscente Salvatore Romano.
La presidenza del consiglio comunale sarà appannaggio di Fratelli d’Italia. Il nome indicato dalla coalizione è quello di Manuela Pepi, assessore al Bilancio e al personale uscente. Tutti gli assessori dovrebbero dimettersi dalla carica di consigliere comunale e consentire così lo scorrimento e l’ingresso in consiglio comunale dei primi due non eletti per ciascuna lista. Si tratta di Giovanni Belluardo e Agatino Muscarà per Fratelli d’Italia, di Alessandro Guastella e Gianni Incardona per Ideazione, di Barbara beniamini e Gina Battaglia per Comiso vera. Resta da verificare se tutti gli assessori designati si dimetteranno dalla carica di consigliere. Pare che queste fossero le indicazioni della vigilia elettorale.
Nella giunta guidata da Maria Rita Schembari ci sarà dunque probabilmente una sola donna. Ma le scelte e le indicazioni sarebbero arrivate sulla base del numero dei voti. Unico assessore non candidato e scelto dalla stessa sindaco Schembari sarà Giuseppe Arezzo, un commercialista a cui, con ogni probabilità, si demanderà il difficile assessorato al Bilancio. La situazione delle casse del comune di Comiso non è rosea. C’è un forte indebitamento e la Corte dei Conti ha fatto dei rilievi per ciò che riguarda l’omessa riscossione dei crediti da parte del comune: un problema che potrà essere affrontato e risolto con la nuova legge sulla rottamazione che consentirà anche agli enti locali di applicare le nuove norme e permettere ai cittadini di rateizzare le tasse non pagate anche all’ente locale.
Sulla situazione finanziaria dell’ente incide fortemente anche il “canone concessorio non ricognitorio”, introdotto dalla giunta guidata da Filippo Spataro a partire dal 2016. “Purtroppo si tratta di crediti che non si sono mai tradotti in entrate – spiega l’assessore uscente Manuela Pepi – e questo ci costringe ad avere un “fondo crediti di dubbia esigibilità” con una somma molto alta”.
Sarà uno dei nodi che la nuova giunta si troverà sul piatto al momento dell’insediamento. Già domani o nei prossimi giorni la sindaco Schembari dovrebbe firmare il decreto di nomina per i suoi nuovi sette assessori (tre gli uscenti, quattro le new entry), poi si dovranno assegnare le deleghe.
Nei giorni scorsi è avvenuta la proclamazione degli eletti. La prima seduta del nuovo consiglio comunale è stata fissata per il 23 giugno. Come da regolamento, la seduta viene convocata dal presidente uscente (Salvatore Romano) e sarà presieduta dal consigliere anziano per voti, Giuseppe Alfano. Nel consiglio ci saranno due consiglieri di pedalino: Gaetano Scollo, eletto nelle liste del Pd e Gianni Incardona, secondo dei non eletti, che dovrebbe subentrare al momento della surroga dei dimissionari.
Alla carica di presidente dovrebbe essere designata Manuela Pepi. Ci saranno dunque due donne nelle due maggiori cariche del comune. Non è poco.
Anche la politica, uno dei settori più restii rispetto ad una piena parità, comincia ad adeguarsi ed a fare dei passi.
© Riproduzione riservata