CALABRESE, MELI, DIPASQUALE. LE TRE SCOMMESSE IBLEE DI ROSARIO CROCETTA

Un bagno di folla ha accolto, ieri pomeriggio nel comune capoluogo, Rosario Crocetta in tre diversi appuntamenti politici. Non si é sottratto al confronto aperto, alle domande scomode e al calore di numerosi cittadini ansiosi anche solo di stringere la mano al “presidente”, come egli stesso si é fatto chiamare.

C’é spazio per tutti i candidati a sostegno dell’ex sindaco di Gela: parte con Peppe Calabrese per una “conferenza stampa allargata”, si sposta nella segreteria politica di Renato Meli per un incontro con i simpatizzanti e termina con Nello Dipasquale e i numerosissimi militanti di Territorio.

Il candidato presidente incentra i suoi discorsi sulle priorità del territorio ibleo: infrastrutture, agricoltura e zootecnia, tutela del territorio.

“Conosco bene le problematiche da affrontare – rassicura Crocetta – perché io provengo da questo stesso lembo di Sicilia, lontano dalle grandi realtà economiche di Catania e Palermo. La vostra é una provincia laboriosa che ha saputo superare il gravissimo gap infrastrutturale con tanti sacrifici. Il primo segnale sarà aprire lo scalo aeroportuale di Comiso, mossa che sbloccherá il comparto turistico ma anche la commercializzazione delle eccellenze agroalimentari. Non faremo la solita cattedrale nel deserto – aggiunge – come spesso i precedenti governi hanno realizzato. Un passo importante sará lavorare sui collegamenti ferroviari in modo da garantire accessibilità a tutti i comuni interessati. Il sistema dei trasporti non potrà poi prescindere dal raddoppio della Ragusa-Catania e del completamento della Sr-Gela”.

Riguardo al comparto agricolo il candidato punta ad un percorso mirato al continuo miglioramento della qualità dei prodotti, ad incentivi per il biologico, al completamento della filiera ed alla promozione del cosiddetto “km zero”, ovvero la realizzazione da parte del governo regionale di punti di vendita stabili, in modo tale da sottrarre imprenditori e consumatori “dalla rapina operata dalla grande distribuzione”. 

“Un meccanismo contorto attraverso il quale le mafie si arricchiscono”, denuncia Crocetta.

Molti altri i progetti illustrati, dalla promozione del ruolo sociale delle imprese al meccanismo di micro-credito per le piccole aziende. Dalla sburocratizzazione degli uffici alla difesa dello stato sociale, della scuola e della ricerca, “settori che non devono rappresentare dei costi ma importanti leve per il rilancio produttivo dell’isola”.

Il sostegno del Pd a Lombardo, la variegata provenienza dei candidati nel listino, il fenomeno Grillo sono alcune delle domande a cui Crocetta ha voluto rispondere ricordando il suo passato politico, lontano dall’Ars, rivendicando la scelta di apparentarsi con forze politiche serie e coerenti con l’idea di cambiamento che intende portare avanti.

“Finora la nostra isola ha assistito ad una gestione clientelare del potere. Voglio attuare un rapporto vero di discontinuità con il passato – afferma Crocetta – attraverso i fatti e non le belle parole che solitamente si dicono in campagna elettorale. Invito tutti voi a valutare le persone che andrete a votare per il loro passato, per la loro storia. Io non mi sono mai tirato indietro e l’ho dimostrato più volte sacrificando anche la mia libertà”.

Sono parole ricche di commozione quelle che concludono la “campagna” iblea di Rosario Crocetta. Ricorda la lotta alla mafia, le difficoltà di una vita sotto scorta, l’impegno europeo.

“Nonostante tutti gli ostacoli sono ancora qua – conclude – a chiedervi, con fiero orgoglio, di fidarvi di me. Per una Sicilia nuova, per un futuro diverso”.

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