LA SICILIA LANCIA UN SEGNALE FORTE COME UN TUONO

Ora chiunque sarà eletto dovrà prendere atto di una verità che è immensa come l’everest. Tutti i rappresentanti, nessuno escluso, sono di fatto delegittimati politicamente a rappresentare il popolo siciliano. Tutti nessuno escluso. Vedremo oggi quale sarà il peso delle bianche e nulle. Se il dato fosse anche del 15 %, cosa che sicuramente non sarà veritiera (io penso che il dato sarà maggiore) ma se anche fosse così, 52 + 15 = 67 %, se a questi si sommano i chiari voti di protesta che andranno a Grillo, ai Forconi ed a altri, significa che chi governerà lo farà senza nessuna rappresentanza reale. Ecco il frutto avvelenato di un ceto politico incapace, corrotto e ladro che ci ha governato, senza alcun riferimento ideale se non l’interesse personale, negli ultimi 50 anni. Oggi i Siciliani hanno aperto gli occhi e purtroppo non hanno trovato nessuno degno e credibile per raccogliere questa protesta e trasformarla in una proposta politica seria. Pazienza avremo davanti qualche anno di ulteriore calvario, ma in futuro può nascere il nuovo, se e solo se i cittadini ripiegati in se stessi, gli onesti e i probi che vogliono una Sicilia di progresso e rinnovamento, senza mafie di nessun genere troveranno il coraggio e la voglia di recuperare il ruolo che gli spetta, protagonisti e non sudditi. Una Sicilia dei Siciliani onesti che ambiscono a creare una regione efficiente, che sia attenta agli interessi dei più deboli, che abbia come priorità lo sviluppo del lavoro e dei diritti, sempre compatibilmente con le nostre capacità di spesa. Una Sicilia che abolisca i privilegi a partire da quelli della casta. Questa sarà la Sicilia del domani che comincia a nascere oggi sulle ceneri di una disfatta di questi rappresentanti politici, che invece rappresentano la Sicilia dei privilegi e della clientela. Una proposta vogliamo fare dal basso: come prima iniziativa del nuovo parlamento sarebbe opportuno che si deliberasse una decurtazione dei privilegi e dello stipendio, che non ha uguali in tutto il  mondo civile, di almeno il 40 %. Questo per riguardo alle compatibilità economiche della nostra regione e per un segnale forte di solidarietà nei confronti dei tantissimi che anche in questi giorni stanno perdendo il lavoro, o non riescono a trovarlo. Inoltre un piano di sviluppo concreto per l’isola dovrebbe essere varato, con la capacità di dare impulso ai settori chiave delle sviluppo. Turismo, Ricerca, Agricoltura moderna e Green Economy. Questi sono i targets  principali che dovrebbero guidare le azioni dei nuovi parlamentari. Sarà così? Forse si ma più probabilmente no! Impegnati come saranno a centellinare gli equilibri di potere per continuare a gestire il privilegio. Comunque il grande Edoardo diceva ” a da passà a nuttata” e, a me sembra, che l’alba si comincia a intravedere anche se ancora in lontananza.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it