DANIELA SELLINI UNA PITTRICE “DELICATA”

In un’opera pittorica per chi non fa il mestiere del critico d’arte o che non ha molto dimestichezza con la pittura si cerca sempre il particolare che ti colpisce, la nota speciale che accomuna l’opera all’autore,

E così a Comiso alla mostra “tripersonale” dove espone anche Daniela Sellini guardi la “ragazza incinta” e pensi che la delicatezza di quell’immagine, il tratto magnetico che ti delinea una persona, una donna che ha in grembo una creatura e che associa tenerezza a pregressa sensualità che ora non c’è, non puoi che pensare che è un’opera dell’artista comisana e che quella modella è ora una mamma, una mamma felice.

E quando guardi il volto di una donna bellissima che pensi di aver visto, di aver conosciuto quello è un ritratto di Daniela che forse ha sognato il suo modello di donna come la sognano forse tanti uomini come il loro ideale di donna.

Tratti delicati,  ricerca dei particolari, tecnica raffinata i lavori di Daniela hanno questo particolare: ti  mandano dolcezza, tenerezza, voglia di vedere il mondo come dovrebbe essere pieno di bellezza, di  serenità con un pizzico forse di desiderio per le cose irraggiungibili ma vere, esistenti, ancorchè viste da lontano.

Insomma la pittura di Daniela piace, piace molto perché associa profondità di intenzioni a tratti di mano esperta e di stile inconfondibile: come i grandi artisti sanno essere.

Magari fra qualche anno la ritroveremo in altri momenti artistici di stessa intensità ma di più grande maturità come  sa essere chi abbina la ricerca della perfezione artistica con la  maestria del tratto pittorico che sa emozionare.

Prima della chiusura della mostra probabilmente andremo a trovare gli altri due “colleghi” della “Tripersonale” di Comiso. Speriamo !

 

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