ZAGO SULL’ESITO DELLE REGIONALI 2012

La provincia di Ragusa non ha fallito l’appuntamento con la “rivoluzione” legale di Rosario Crocetta, garantendogli un sostegno superiore alla media regionale e spingendolo verso la Presidenza della Regione Siciliana. Un’affermazione straordinaria, per il candidato del Partito democratico e della coalizione che ha visto protagonisti anche l’UDC e decine di associazioni, movimenti ed espressioni della società civile, in grado di battere oltre che la destra anche fenomeni di antipolitica, protesta e disaffezione generalizzati.

Oltre all’ottima affermazione del candidato presidente registriamo il buon risultato elettorale del Partito Democratico, che mantiene larghi consensi e rappresentatività nonostante lo tsunami politico che travolge tutti gli altri partiti storici, a riprova che la buona politica e la tutela degli interessi dei cittadini non passano inosservati e l’elettorato è in grado di distinguere chi opera correttamente. Il voto di preferenza ha premiato Pippo Digiacomo, che proseguirà in Assemblea Regionale il buon lavoro svolto nel corso del suo primo mandato nell’interesse di tutto il territorio ibleo, ma ha riconosciuto anche i meriti dell’altro uscente Roberto Ammatuna, primo dei non eletti. E grande soddisfazione esprimiamo per le affermazioni degli altri candidati che hanno rappresentato il rinnovamento a Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria, che con Fabio Nicosia nella lista Crocetta Presidente ha ben rappresentato il Partito Democratico in forza della deroga ottenuta dai vertici del partito. Il patrimonio di risorse umane, esperienze ed entusiasmo che questi candidati sono riusciti ad attivare non sarà certamente disperso, ma anzi valorizzato nell’azione quotidiana che il nostro Partito dovrà svolgere per recuperare alla politica quanti si sono allontanati astenendosi dal voto e per meglio interpretare le esigenze della popolazione e le domande cui finora non siamo riusciti a dare una risposta efficace. Si apre infatti da subito un percorso di analisi che dovrà farci recuperare il terreno perduto in termini di fiducia da parte di quegli elettori, e sono tantissimi, che non hanno esercitato il proprio diritto o lo hanno fatto limitandosi alla protesta. 

In questo quadro abbiamo grande attenzione per il successo del Movimento 5 stelle, significativo in termini di consensi e diffusione geografica, un potenziale interlocutore per la realizzazione delle politiche che costituiscono la nostra proposta: tutela del territorio, buon governo e riduzione degli sprechi della politica, sostegno alle fasce sociali più deboli. Punti di contatto significativi  su cui costruire un rapporto di collaborazione, se non strutturale, su singole scelte condivise.

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