CONSIGLIO COMUNALE DI RAGUSA. MANCA IL NUMERO LEGALE, IN BILICO LA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO

Emergenza al comune di Ragusa dopo la brusca frenata di ieri sera. All’ordine del giorno la variazione dell’aliquote dell’IMU a 0.96% per le seconde case, altri fabbricati e aree edificabili per l’anno 2012. 

La proposta di deliberazione del Commissario straordinario, datata 29 ottobre, ha scatenato malumori e scontri fra maggioranza ed opposizione, sebbene alla luce degli accordi politici che hanno caratterizzato le ultime regionali la distinzione appare ormai alquanto sommaria. Dopo l’animata discussione una parte dei consiglieri ha abbandonato l’aula per far mancare il numero legale e rinviare ad oggi il voto. 

“Ci occorre più tempo per studiare l’atto – afferma Giuseppe Lo Destro, capogruppo MpA – e per proporre soluzioni diverse. Il termine ultimo scade il 31 ottobre e noi vogliamo sfruttare tutto lo spazio a nostra disposizione per difendere gli interessi dei cittadini”.

Una battaglia più “sul metodo, portato avanti dall’amministrazione e dal commissario Rizza, che sui contenuti”, afferma il capogruppo Movimento Città Enrico Platania. “Mi chiedo per quale motivo il consiglio dovrebbe assumersi la responsabilità di esitare un atto senza aver avuto il tempo per studiarlo. Avete portato in aula un provedimento urgente ma – afferma Platania – in casi di emergenza mi pare illogico e non corretto non avvertire neanche i capigruppo. In queste condizioni è per noi impossibile svolgere il ruolo che i cittadini ci hanno affidato. Vorrei vedere uno scatto di orgoglio del consiglio – conclude – ed una presa di posizione netta perchè è inaccettabile un simile trattamento”.

Il provvedimento infatti arriva al voto con urgenza, senza essere discusso dalla conferenza dei capigruppo, sospesa dal Presidente del consiglio Giuseppe Di Noia nelle settimane prima del voto, illustrato in quarta commissione a poche ore dal consiglio senza che tutti i componenti fossero informati della convocazione, come denunciano il capogruppo IdV Salvo Martorana e il consigliere Pd Giorgio Massari.

“Non posso assolutamente credere che una manovra di ben 6 milioni di euro – afferma Martorana – sia stata approntata in così poco tempo da non aver potuto informare i consiglieri. La notizia di questa manovra correttiva – sostiene – é arrivata in comune almeno in data 15 ottobre. Come mai nulla è trapelato dagli uffici competenti? Probabilmente per non disturbare una campagna elettorale che vedeva impegnato Nello Dipasquale. Avete alterato il corso di queste elezioni non informando i cittadini di questo ultimo regalo dell’ex sindaco”.

“Solo mercoledì scorso la Regione ha comunicato con esattezza i dati – ribatte il Commissario straordinario – senza i quali era impossibile fare conteggi. Capisco la vostra rabbia e delusione ma il problema risale alla decisione di redigere il bilancio troppo presto proprio in un anno di transizione e di aggiornamenti continui da parte dei governi centrali e regionali”. “Quello che stiamo cercando di recuperare non é un buco di bilancio – assicura la dottoressa Pagoto, dirigente del terzo settore – ma una differenza rispetto ai flussi di cassa del biennio 2006/2008”. “La cifra che dobbiamo colmare è consistente – conclude il Commissario Rizza – e crediamo che la soluzione individuata sia la più equa possibile per evitare l’applicazione di sanzioni che rischierebbero di colpire fortemente i futuri trasferimenti all’amministrazione nonchè di bloccare la vita economica dell’ente”. 

“Valutate le sanzioni per i comuni che non rispettano il Patto, io preferisco restare fuori legge e difendere le tasche dei cittadini ragusani, già troppo colpiti dalle tasse e presi in giro da questa amministrazione”, dichiara il capogruppo Pd Sandro Tumino, sostenuto da tutto il gruppo consiliare.

Non ci sta la maggioranza dei consiglieri che prima del voto ha abbandonato l’aula, delineando di fatto il rinvio della seduta. A restare solo i consiglieri Pd Calabrese, Tumino, Lauretta, Barrera e Massari, il gruppo IdV con Martorana e Tumino oltre ai due consiglieri di Movimento Città, Platania e Criscione.

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