Riceviamo e pubblichiamo una nota da Asp Ragusa in replica alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sull’assenza del medico alla Guardia Medica di Pozzallo il 27 dicembre. Ecco la nota testuale: “In merito alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, riferita alla sospensione del turno di Guardia Medica nella […]
Malta blocca ingresso di 3 tonnellate di agrumi dalla Sicilia, partiti da Pozzallo. Ecco perché
11 Feb 2024 16:00
Le autorità maltesi hanno bloccato l’ingresso nel mercato maltese di oltre tre tonnellate di arance, limoni e mandarini importati dalla Sicilia. I 3.033 chili di agrumi sono stati imballati in 306 casse e trasportati a Malta a bordo del catamarano di linea proveniente da Pozzallo. Il ministero dell’Agricoltura ha affermato che il carico di frutta è stato ritornato dopo che gli ispettori hanno notato che il frutto era imballato insieme a foglie e steli, in violazione delle norme sul controllo dei parassiti. La Direzione per la salute delle piante cercherà inoltre di sanzionare l’importatore, in linea con la legge sulla quarantena delle piante. Gli alberi di agrumi sono vulnerabili a una varietà di parassiti, tra cui il virus Citrus Tristeza (CTV) tra i più pericolosi. La CTV è presente in tutto il mondo e ha un impatto su tutti gli alberi di agrumi. Il virus non può essere controllato da alcun pesticida e l’unico meccanismo di controllo per questa malattia è quello di sradicare e bruciare alberi infetti e applicare pesticidi per i vettori. Malta è stata teatro di numerosi focolai di CTV negli ultimi dieci anni. Il ministero dell’Agricoltura ha affermato: “Le ispezioni vengono effettuate per garantire che gli organismi che possono danneggiare le piante locali non siano ammessi nel paese e non abbiano la possibilità di diffondersi”, aggiungendo che “il commercio illegale di agrumi non conforme alle leggi maltesi colloca i luoghi locali agricoltura a rischio. L’intercettazione di questo frutto testimonia l’impegno del governo nel proteggere gli agricoltori e i consumatori locali”.
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