Il porticciolo di Donnalucata fra attese ed illusioni. La proposta di quattro associazioni per farlo rinascere

Siamo di fronte ad una quinta scenica in cui recitano due attori: la bellezza del luogo e l’incapacità di mantenerlo tale. Naturalmente è Donnalucata con il suo porticciolo a trarre l’attenzione su di sé, soprattutto dopo aver scoperto che si deve ripartire dalla riposizione di nuovi fondi per la sua messa in sicurezza, scomparsi negli anni fuori dalla linea di investimento che si pensava di destinare ad esso. Hanno le idee chiare il “Circolo Nautico di Donnalucata”, l’Associazione “Fonte delle Ore”, la Cooperativa Pescatori “San Giuseppe” e la Cooperativa Pescatori “U Scaru” su cosa è necessario per fare rinascere un’infrastruttura che dell’impraticabilità ha fatto la sua costante.

Come intervenire per fare rinascere il porticciolo di Donnalucata.

Ipotizzabile la “creazione di un piccolo braccio di levante, omologo a quello esistente a ponente, con il quale si creerebbe una piccola diga foranea interna, evitando l’ingresso del moto ondoso – spiegano i quattro sodalizi – non condividiamo l’idea di demolire il molo di ponente, come prefigurato da qualche pseudo-esperto; esso, infatti, oggi garantisce l’unico approdo alle imbarcazioni da piccola pesca professionale oltre che una passeggiata invidiabile e che invece andrebbe valorizzata. Nell’immediatezza si necessita un serio dragaggio riportando il livello del fondale ad una misura tale da poter almeno far accedere ed attraccare le imbarcazioni all’interno dello stesso”.

Dragaggio calendarizzato dello scalo di alaggio per permettere la movimentazione delle imbarcazioni in entrata ed in uscita.

“Suggeriamo, ancora una volta, l’affido in appalto del servizio di rimozione alghe e dragaggio della sabbia ad una ditta competente e mediante l’utilizzo della draga di proprietà del Comune di Scicli, ed acquistata proprio per il porto di Donnalucata dall’ex Provincia regionale di Ragusa, recentemente rientrata nella disponibilità dell’ ente comunale anche grazie ai nostri solleciti ma ancora rimasta inutilizzata. Un dragaggio calendarizzato, in attesa dell’auspicata messa in sicurezza, a garanzia della fruizione, del decoro e della sicurezza dell’area portuale, ci permetterebbe di bai passare la burocrazia e forse l’incompetenza degli attori coinvolti ogni qualvolta il porto si insabbia”.

Altro neo per il porticciolo di Donnalucata è il malfunzionamento dei fare che dovrebbero segnalare l’ingresso del porto.

“Da anni continuano ad essere spenti – spiegano ancora i quattro gruppi – nonostante il porto sia inagibile, l’esistenza dello stesso và segnalato urgentemente per indicarne la presenza ai natanti che si avvicinano e che non conoscono il luogo, invisibile nelle ore notturne. Non è segnalata neanche la parte semi emersa dell’estremità del braccio di ponente. Il porto è anche sprovvisto di bitte ed anelli di ormeggio e la banchina portuale da anni presenta le basole divelte che provocano non pochi incidenti giornalieri a mezzi non addetti ai lavori, nonostante si tratti di un’isola pedonale, e a pedoni. Si tratta, quindi, di una vera e propria emergenza sfuggita totalmente di mano, con una struttura abbandonata a se stessa di fronte ad un contesto di inefficienza giunto al limite del ridicolo”.

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