Il libro di Franco La Torre “L’antimafia tradita” a Comiso e Vittoria

È stato presentato ieri sera a Comiso il libro di Franco La Torre “L’antimafia tradita”. La Torre, figlio del parlamentare e dirigente del Partito Comunista Pio La Torre, ucciso dalla mafia il 30 aprile del 1982, ripercorre la storia dell’impegno politico del padre e della madre, Giuseppina Zacco per continuare l’impegno contro la mafia e portare soprattutto la testimonianza di ciò che ha significato, nella storia del paese, la legge cosiddetta “Rognoni – La Torre”.

Come nacque la legge Rognoni – La Torre

La Torre aveva intuito che per sconfiggere la mafia era necessario colpire i patrimoni dei mafiosi, attraverso la confisca dei beni. Ma era soprattutto necessario dotarsi di nuovi strumenti normativi, introducendo un nuovo articolo del Codice Penale, accanto al 416, che individuava l’associazione a delinquere. Nacque così “l’associazione a delinquere di stampo mafioso”, il cosiddetto “416 bis” che individua l’associazione a delinquere di stampo mafioso e, negli anni a seguire, il cosiddetto “416 ter” che colpisce le infiltrazioni mafiose nella politica e nelle pubbliche amministrazioni.

Il disegno di legge Rognoni – La Torre rimase a lungo in attesa e non veniva calendarizzata. Dopo la morte di La Torre, il 30 aprile 1982 e soprattutto dopo la morte del Prefetto di Palermo, Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie, Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, il Parlamento ebbe uno scatto d’orgoglio e il disegno di legge del parlamentare siciliano venne approvato in tempi brevi e divenne legge dello Stato, ancora oggi in vigore e che si è rivelata, negli ultimi 40 anni, strumento indispensabile nella lotta alla criminalità organizzata.

Pio La Torre avrebbe dovuto essere a Comiso il giorno dopo il suo assassinio

Comiso è una città emblematica nella storia di Pio La Torre. A Comiso egli contruibuì a organizzare le grandi manifestazioni contro l’installazione dei missili Cruise nella base della Nato. Venne ucciso il 30 aprile 1982. Il giorno dopo avrebbe dovuto essere a Comiso. Nella città rimasero – testimoni muti dell’eccidio che si era consumato – i manifesti già affissi sui muri che annunciavano la sua presenza e il suo comizio in occasione della Festa dei Lavoratori

Franco la Torre, insieme al giornalista Giuseppe Bascietto e al consigliere comunale Salvo Liuzzo ha parlato dell’importanza della norma, della sua attuazione successiva, ma anche di ciò che è accaduto nei decenni seguenti, quando la mafia, grazie alla connivenza di politici, magistrati e giornalisti, si è travestita da antimafia per continuare a controllare gli affari che contano. Il titolo del libro “L’antimafia tradita” e il suo sottotitolo “Riti e maschere di una rivoluzione mancata”, ne sono La plastica rappresentazione.

Un’analisi attenta e puntuale che si è arricchita anche del dialogo con i presenti per un’analisi che guarda ora con sempre maggiore vigore anche alla situazione attuale e ai mille rivoli in cui si esplica oggi l’azione della criminalità organizzata, sia nel nostro paese che nel resto del mondo.

Il libro sarà presentato questo pomeriggio alle 17 alla Sala Avis di Vittoria. Interverranno il senatore Salvo Sallemi, avvocato e componente della Commissione Nazionale Antimafia e l’avvocato Giuseppe Nicosia, ex sindaco di Vittoria.

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