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Il Parco archeologico di Kamarina e Cava Ispica aperto al territorio. Nasce il comitato tecnico-scientifico. Protesta da Acate, esclusa
30 Giu 2024 17:19
Nella provincia, quale quella di Ragusa, da un milione di pernottamenti e da trentaseimila ingressi al Parco archeologico di Kamarina e Cava Ispica non potevano non crearsi le condizioni per mettere in moto un meccanismo di sviluppo capace a porre in primo piano i giacimenti archeologici e culturali esistenti sul territorio. Nel complesso monumentale dell’ex convento della Croce giornata di studi e di confronto sul futuro del Parco, istituito nel 2019 dalla Regione Sicilia con al suo interno importanti siti archeologici, naturalistici e musei. Del Parco archeologico Kamarina e Cava Ispica fanno parte il Parco archeologico di Kamarina ed il relativo museo, il Parco Forza a Ispica, Cava Ispica su Modica, il Museo archeologico ibleo di Ragusa ed il Convento della Croce a Scicli.
“Quanto tempo si è perso dal 2019 ad oggi – ha detto il senatore Salvo Sallemi nel suo saluto istituzionale – per fortuna oggi c’è un’accelerazione che porterà a dare quel dinamismo che è mancato nel tempo”. A portare il saluto dell’assessore regionale Francesco Paolo Scarpinato, assente per motivi istituzionali, il deputato regionale Giorgio Assenza: “stiamo vivendo una stagione importante – ha detto – le somme provenienti dai Fondi Sviluppo e Coesione stanno portando ossigeno al territorio.
Sono 15 milioni di euro, distribuiti per interventi su Scicli, Kamarina e Kaukana, che porteranno una crescita culturale ed economica al nostro territorio”. Dal sindaco di Scicli Mario Marino la massima disponibilità a collaborare ed a mettere in campo tutti gli strumenti in possesso dell’ente per avviare un percordo di collaborazione.
A fare notare l’assenza di Acate in questa nuova rete che sta nascendo in provincia è stato il Sovrintendente ai beni culturali Antonio De Marco, ma in mattinata era stato il sindaco Fidone a protestare “Presto supereremo questa mancanza – ha assicurato il direttore ad interim del Parco archeologico Kamarina e Cava Ispica Carmelo Nicotra, fresco di nomina a direttore della Villa del Casale a Piazza Armerina – Acate entrerà a fare parte di questa rete fra le istituzioni locali. E’ certo”.
Il Comitato tecnico scientifico del Parco è composto dal Soprintendente ai beni culturali pro tempore, dai sindaci dei Comune di Ispica, Modica, Ragusa, Santa Croce Camerina e Vittoria e da esperti che saranno designati dall’Assessorato regionale ai beni cuturali. Di modello innovativo ha parlato il dottor Giuseppe Parrello.
“Nel resto del mondo e dell’Italia non c’è questa collaborazione fra enti territoriali, che sono i Comuni, ed il sistema dei beni culturali – ha detto Giuseppe Parrello – in provincia di Ragusa il Parco racchiude più Comuni ed è articolato nel territorio pur in presenza di aree aventi diverse tipologie. Per un sistema territoriale di gestione e fruizione del paesaggio e dei suoi beni culturali che si chiami tale è necessario il coinvolgimento della realtà territoriale.
In Sicilia vi sono quattordici Parchi: sono solo sono partiti ma in essi inizia ora la gestione. Importante è la costituzione del comitato tecnico scientifico che sosterrà la direzione del Parco nelle decisioni strategiche per determinare le modalità di fruizione, i progetti, i programmi, gli eventi. La macchina si è messa in moto già nel 2019 e di questo dobbiamo dare merito al compianto assessore regionale Sebastiano Tusa. Non rimane altro, oggi, che farla camminare. E’ la volta anche della provincia di Ragusa, pronta a fare rete”.
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