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“Vogliono prendere l’acqua da Pozzallo per portala a Licata”. Il no del sindaco Ammatuna. Ma Iblea Acque ha fatto già sopralluoghi
02 Ago 2024 08:47
Si guarda ad un pozzo in territorio di Ispica al quale lavora il Comune di Pozzallo da parecchi mesi e che attende di attivarlo nel tentativo di fermare l’emungimento da un pozzo in sofferenza che rifornisce l’abitato. Roberto Ammatuna, sindaco della città di Giorgio La Pira, scende in campo a difesa delle risorse idriche della sua città. Si dice non coinvolto, nella sua qualità di primo cittadino e di massima autorità sanitaria nel territorio, in eventuali decisioni volte a reperire risorse idriche da trasferire da questo territorio nella zona dell’Agrigentino. Trasferimento da eseguire con una nave della Marina Militare dotata di un grande serbatoio. L’acqua dovrebbe essere immessa nella cisterna della nave al porto di Pozzallo per poi essere trasferita al porto di Licata. Le distanze fra le due realtà portuali sarebbero di gran lunga inferiori a quelle con il porto di Augusta.
Per fare ciò si sono già tenuti sopralluoghi e riunioni e ci sarebbero state anche interlocuzioni fra diversi soggetti fra cui il dipartimento di Protezione civile regionale ed Iblea Acque.
“Pozzallo ha portato avanti nel tempo una seria politica
dell’approvvigionamento idrico con la messa in funzione di due nuovi pozzi lo scorso anno e ne dovrebbe essere attivato un altro nell’anno corrente, con la collaborazione di Iblea Acque – afferma il sindaco Roberto Ammatuna – occorre investire nella costruzione di dissalatori e in impianti di desalinazione in grado di diminuire il progressivo aumento dei cloruri nell’acqua potabile dei pozzi. Necessitano degli investimenti in grado di abbassare il contenuto dei cloruri determinato dal progressivo impoverimento delle falde acquifere e dalla vicinanza del mare. L’aiuto che può essere dato ai tantissimi comuni della Sicilia che soffrono la sete, passa da massicci investimenti e non penalizzando Comuni virtuosi, come Pozzallo, che da anni hanno programmato il proprio fabbisogno idrico cittadino”.
Al momento sarebbe stato individuato un pozzo in territorio di Ispica al confine con Rosolini.
“E’ un pozzo al quale stiamo lavorando da sette mesi e che avremmo dovuto attivare molto presto al fine di disattivare il pozzo che al momento accusa un alto aumento di cloruri nell’acqua – spiega Roberto Ammatuna – abbiamo già parlato di tutto ciò con Iblea Acque”.
A parlare del pozzo sito in territorio di Ispica è lo stesso presidente di Iblea Acque, Franco Poidomani: “siamo stati investiti del problema dal Dipartimento di Protezione civile con cui siamo in contatto – dice – il pozzo in territorio di Ispica attualmente è disattivato e necessita di tutte quelle attrezzature per prelevare l’acqua. Rimaniamo in attesa di comunicazioni in tal senso”.
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