Migliaia di api arse dal fuoco a Scicli. I produttori di miele in ginocchio dopo l’incendio di contrada Fiumara

Un incendio, quello di due giorni fa, che ha “bruciato” 100 ettari di terreno fra contrada Fiumara e la parte bassa di contrada Mangiagesso alla vicina periferia di Scicli. “Ecco cosa è rimasto del mio piccolo apiario dopo l’incendio di due giorni fa. Undici famiglie completamente carbonizzate. Nello stesso incendio un altro amico ne ha perse molto di più. Una brutta sconfitta per la natura per non parlare di quante piante sono andate in fumo. Sono molto rammaricato per quanto accaduto”, sono le parole di Ignazio Aprile apicultore per hobby la cui “coltivazione” è andata interamente arsa dal fuoco e, quindi, distrutta. 

Da Guglielmo Scimonello, dipendente della Forestale, il racconto di un tragico pomeriggio.

“Ettari ed ettari di terreni privati letteralmente rasi al suolo e ricoperti da una coltre di fumo nero. Si parla di una stima di circa 100 ettari di terreni andati in fumo. C’era un po’ di tutto nella vegetazione di quei terreni privati: alberi di ulivo, mandorle, carrubi, noci e agrumi – afferma Guglielmo Scimonello – l’incendio di natura dolosa si è sviluppato in una zona impervia e difficilmente da raggiungere con i mezzi. I vigili del fuoco, accertata la gravità dell’incendio, hanno chiesto l’intervento aereo. Sfortuna è stata che i Canadair erano tutti impegnati a spegnere i roghi in varie zone della Sicilia. Si è provveduto ad intervenire dall’alto con la disponibilità di un elicottero della forestale, oltre all’intervento di terra dei Vigili del Fuoco, le squadre SAB della Forestale e della Protezione Civile, nonostante la mancanza di percorsi per raggiungere il punto fuoco. Un’operazione di spegnimento difficile. Ora la desolazione di una vasta area arsa dalle fiamme che appare come una landa.

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