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Si chiama Pulmì il nuovo servizio di trasporto collettivo a chiamata in provincia di Ragusa, il primo in Sicilia con questa modalità
07 Ago 2024 12:46
Il servizio di trasporto collettivo a chiamata “Pulmì” ha da poco preso avvio nella provincia di Ragusa, segnando una novità significativa per la Sicilia. Questa iniziativa è sostenuta dalla Fondazione con il Sud e rappresenta la prima sperimentazione di questo tipo nella regione. Il progetto si propone di collegare Ragusa con i tre Comuni montani iblei: Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo. L’obiettivo è ridurre l’isolamento geografico e sociale di queste aree, migliorando i collegamenti e promuovendo una cultura della mobilità sostenibile.
Il progetto
Il progetto, promosso da SVI.MED., L’Argent e Fondazione San Giovanni Battista, coinvolge anche diversi Comuni e enti locali in un ampio partenariato. Pulmì non solo punta a migliorare la mobilità, ma si distingue per il suo forte valore sociale. Il servizio è pensato per essere inclusivo, con due minivan da nove posti equipaggiati con pedane per l’accesso delle persone disabili. Questa inclusività garantisce che tutti i membri della comunità possano usufruire del servizio.
I membri della community Pulmì, che si è costituita a metà luglio e sta crescendo in numero, sono utenti attivi e partecipativi. Essi sono chiamati a fornire suggerimenti per ottimizzare i collegamenti tra i diversi Comuni, contribuendo a rendere il servizio sempre più efficiente e rispondente alle esigenze della comunità.
Il servizio non solo migliora i collegamenti, ma offre anche un supporto essenziale agli studenti e ai pendolari che, a causa dei ridotti collegamenti del trasporto pubblico tradizionale, incontrano difficoltà nel ritorno a casa. Inoltre, Pulmì contribuisce a ridurre l’uso delle auto private, abbattendo le emissioni di CO2 e promuovendo uno stile di vita più sostenibile.
Per entrare a far parte della community e usufruire del servizio, è possibile iscriversi attraverso il sito www.pulmi.it, dove sono disponibili tutte le informazioni sugli orari e i giorni del servizio. Durante il primo periodo di sperimentazione, il servizio è gratuito. Per ulteriori dettagli, si possono consultare anche i canali social su Facebook e Instagram.
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