Rovinata dal frastuono di una festa privata la serata di cinema d’autore del DonnaFugata Film Festival

Riceviamo e pubblichiamo una nota del direttore artistico del DonnaFugata Film Festival, Andrea Traina “La quinta serata del DonnaFugata Film Festival, prestigiosa rassegna cinematografica che si svolge nella suggestiva cornice del Castello di Donnafugata, meta ambita di cinefili e turisti provenienti da ogni angolo d’Italia, è stata gravemente compromessa da una festa privata organizzata dal Club Lions Ragusa Host, sulla terrazza del Castello. Una serata dedicata a celebrare il genio di maestri del cinema come Kubrick, Hitchcock, Anderson e Gondry si è trasformata invece in un’esperienza frustrante per spettatori e organizzatori.
“Siamo amareggiati e profondamente indignati,” dichiara Andrea Traina, direttore artistico del festival. “È incomprensibile come si sia potuto organizzare un evento con musica ad alto volume e luci psichedeliche sulla storica terrazza del Castello, in concomitanza con le nostre proiezioni, apparentemente senza le necessarie autorizzazioni comunali.”
L’intollerabile disturbo generato dalle emissioni sonore e luminose della festa ha costretto un’ampia parte del pubblico ad abbandonare esasperata le proiezioni, compromettendo gravemente il festival e vanificando mesi di appassionato lavoro da parte dello staff organizzativo.
“L’utilizzo di un luogo così importante per un evento privato,” prosegue Traina, “senza minimamente soffermarsi a valutarne l’impatto su un’importante manifestazione culturale in corso, denota una grave mancanza di sensibilità verso la comunità e solleva serie preoccupazioni sulla considerazione riservata a iniziative artistiche di questo livello.”
Il DonnaFugata Film Festival, nel ribadire il suo impegno nella promozione della cultura cinematografica e nella valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, condanna fermamente quanto accaduto, auspicando che le autorità competenti adottino le misure necessarie per prevenire simili situazioni in futuro.
“Non possiamo permettere che la cultura venga calpestata in questo modo”, conclude Traina. “Ci scusiamo sinceramente con il nostro pubblico per il disagio subìto, e ci impegniamo a fare tutto il possibile per garantire che incresciosi episodi del genere non si ripetano”.

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