SETTORE DELL’ECOLOGIA, A VITTORIA E’ SCATTATA L’EMERGENZA

Un patto ambientale per la città. E’ la proposta che arriva dall’associazione politico-culturale “Sviluppo Ibleo” dopo che, nelle ultime settimane, Vittoria ha dovuto fare i conti con una serie di emergenze proprio su un settore delicato come quello riguardante l’igiene urbana. “Ne abbiamo viste di tutti i colori – dice il segretario Biagio Pelligra – dai cassonetti pieni di rifiuti all’amianto abbandonato in aree limitrofe ad istituti scolastici, dalla sporcizia che ha invaso gli angoli delle strade alla complessa situazione riguardante la liquidazione dell’Amiu. Esiste una vera e propria emergenza ambientale in città. Almeno per quanto concerne la mancanza di una pianificazione, di una organica strutturazione degli interventi da attuare. Insomma, si naviga a vista e non c’è alcuna visione d’insieme per il futuro. Ciò, invero, è anche dovuto al fatto che a livello regionale le regole del gioco cambiano una dopo l’altra. Una circostanza che impedisce alle Amministrazioni locali di prendere decisioni concrete e ultimative. Eravamo ad un passo dall’attivazione della raccolta differenziata, ma tutto è stato di nuovo rimesso in gioco”. Pelligra, però, sostiene che tutto questo non può servire da giustificazione.

“L’Amministrazione comunale – aggiunge – non si può nascondere dietro un dito. Servono scelte chiare e urgenti. Dalla necessità di risolvere l’emergenza riguardante l’Amiu ad interventi che, magari, possono sembrare meno d’impatto e che però hanno la loro ricaduta sul decoro civico. Parlo, ad esempio, della mancanza di attenzione nei confronti degli spazi attrezzati a verde, a cominciare dalla villa comunale. Ci vorrebbe una politica diversa, più efficace, in questo ambito. Anche se le disponibilità economiche sono limitate”. Pelligra è convinto che solo attraverso la costituzione di un “patto per l’ambiente” per la città di Vittoria si potrà invertire la rotta. “Ovviamente – continua – dovrebbero essere coinvolti i rappresentanti delle associazioni ambientaliste oltre ad altre realtà aggregative titolate a potere dire la loro in questo settore. La creazione di un tavolo di confronto con tutte le parti in causa, con la regia del Comune, potrebbe servire a garantire quella partecipazione democratica e dal basso di cui oggi, ancora più che in passato, si sente particolarmente il bisogno. Noi siamo pronti ad agire in questo senso. E chiediamo all’Amministrazione comunale e alle altre forze politiche di collaborare in maniera attiva e proficua”.

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