Rissa tra turisti e residenti. A Scicli preoccupazione

La rissa è scoppiata quando il popolo della notte era ancora in giro senza pensare minimamente di fare a rientro a casa. Schiamazzi e botte da orbi hanno svegliato i residenti ed i turisti che abitano nei diversi B&B della via Fiumillo, la strada del centro storico che porta verso il salotto della città, in via Francesco Mormino Penna. Proprio via Fiumillo è stata scelta da giovinastri che si sono “beccati” in malo modo; scelta perchè è una viuzza appartata, non per nulla visibile al transito veicolare del centro storico. 

All’indomani della rissa Ezio Occhipinti, “padre” di Ospitalità Diffusa stigmatizza l’azione maldestra ed incivile. 

“Questi episodi di vandalismo sollevano gravi preoccupazioni tra noi operatori turistici e tra la comunità di Scicli e mettono in luce problematiche profonde che affliggono la nostra città: degrado dilagante, impunità diffusa, scarsa educazione e una preoccupante mancanza di amore per la comunità – afferma Ezio Occhipinti – il degrado urbano è uno dei principali fattori che alimentano comportamenti distruttivi e violenti. Quando i luoghi pubblici sono trascurati e lasciati in condizioni di abbandono, diventano terreno fertile per atti di vandalismo. La scarsa manutenzione e l’assenza di interventi di riqualificazione non solo diminuiscono la qualità della vita, ma incoraggiano anche una mentalità di indifferenza e disprezzo nei confronti dei beni comuni. È fondamentale che le istituzioni locali intervengano con urgenza per contrastare questo circolo vizioso e ripristinare il decoro e la sicurezza pubblica”.

Ezio Occhipinti punta il dito verso una scarsa educazione civica. Anzi la definisce la “causa cruciale di questi comportamenti”.

“Una cultura che non promuove il rispetto per il patrimonio pubblico e per la comunità è destinata a generare generazioni di cittadini indifferenti e irrispettosi. È necessario investire in programmi educativi che insegnino ai giovani il valore del rispetto reciproco e dell’importanza della cura per il proprio ambiente. Solo attraverso un’educazione mirata si può sperare di coltivare un senso di responsabilità e di appartenenza alla nostra città – prosegue il responsabile di Albergo Diffuso – è essenziale promuovere iniziative che coinvolgano la comunità nella cura e nella valorizzazione dei luoghi pubblici al fine di ristabilire un forte legame affettivo tra i cittadini e la loro città. È tempo di affrontare seriamente queste problematiche e lavorare insieme per avere una Scicli più sicura, rispettosa e vivibile. Le autorità locali devono agire con determinazione per combattere il degrado e l’impunità, migliorare i servizi e garantire una giustizia efficace. I cittadini, dal canto loro, devono riscoprire il valore del rispetto e dell’amore per la propria città e partecipare attivamente alle iniziative di riqualificazione e valorizzazione. Solo con uno sforzo congiunto e una rinnovata coscienza civica possiamo sperare di invertire la rotta e garantire a Scicli un futuro in cui il degrado e la violenza non siano la norma, ma l’eccezione. La nostra città merita di essere un luogo di bellezza e armonia, e spetta a tutti noi fare in modo che questo diventi una realtà concreta”.

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